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Tudor crede nella Juve: nessuna scusa, solo determinazione

Igor Tudor, il nuovo capitano della Juventus, ha recentemente condiviso le sue emozioni in una conferenza stampa, rivelando la sua determinazione e il suo impegno nei confronti di uno dei club più prestigiosi del calcio mondiale. Con grande entusiasmo, ha affermato: “Le emozioni ci sono, ma non solo per la Juve, perché è un club che tutti vorrebbero allenare”. Questo sottolinea l’importanza del lavoro e della dedizione per raggiungere gli obiettivi prefissati.

l’approccio di tudor: nessuna scusa

Tudor ha assunto la guida della squadra in un momento delicato e ha chiarito che non ci sono scuse per l’andamento della squadra. “C’è poco tempo per lavorare, ma darò tutto. Ieri sono arrivati tutti, non ci sono scuse. Nella mia vita non ho mai cercato scuse, ma responsabilità dai giocatori”, ha dichiarato con fermezza. La sua filosofia di allenamento si basa sulla responsabilità individuale e collettiva, elementi ritenuti fondamentali per il successo della squadra.

fiducia nei giocatori

Il tecnico ha espresso la sua fiducia nei giocatori a disposizione, evidenziando il capitano Manuel Locatelli come figura chiave nel suo progetto. “Il capitano è Locatelli, ha le doti giuste per farlo”, ha affermato Tudor, elogiando le qualità del centrocampista. Ha anche parlato di Dusan Vlahovic, definendolo “fortissimo” e manifestando la sua gioia nell’allenarlo. Tudor ha sottolineato che l’attaccante serbo, insieme a Kolo Muani, può formare una coppia di attacco molto efficace, capace di mettere in difficoltà le difese avversarie.

Inoltre, Tudor ha messo gli occhi su altri giovani talenti, come Teun Koopmeiners e Yildiz, riconoscendo le loro potenzialità. “Sono tra quelli che devono fare gol e cercherò la posizione per farli rendere al meglio”, ha aggiunto, dimostrando la sua intenzione di valorizzare i giocatori e massimizzare le loro performance.

il supporto dei tifosi

Il nuovo tecnico della Juve ha anche menzionato l’importanza del supporto dei tifosi, che in questo momento di transizione sono fondamentali per il morale della squadra. “I tifosi sono sempre stati importanti, sono sicuro che sabato daranno il loro supporto. Il club si ama anche in momenti così, i ragazzi ci tengono e sono sicuro che partiremo bene”, ha affermato parlando dell’imminente esordio contro il Genoa allo Stadium. Questa prima partita sarà cruciale non solo per i punti in classifica, ma anche per stabilire il tono della stagione.

Riguardo all’avversario, Tudor ha mostrato rispetto per il Genoa e il suo allenatore, Vieira. “Sarà una sfida difficile; i rossoblù hanno doti e qualità e sono una squadra pericolosa”, ha commentato, evidenziando la necessità di una Juve che sappia attaccare con determinazione e, allo stesso tempo, mantenere una solida difesa. “Voglio una Juve che attacchi con tanti uomini ma anche che non prenda gol, serve un lavoro completo”, ha chiosato, delineando una visione chiara per la sua squadra.

In questo contesto di rinnovamento, anche il direttore tecnico della Juventus, Cristiano Giuntoli, ha voluto rassicurare i tifosi sull’importanza della scelta di Tudor. “Ci siamo presi del tempo, a mente fredda abbiamo analizzato l’andamento delle ultime gare e c’era preoccupazione. Abbiamo deciso di dare una sterzata, le scelte sono andate subito su Tudor”, ha spiegato, evidenziando la necessità di un cambiamento che potesse riportare la squadra sulla retta via.

Giuntoli ha anche parlato del suo rapporto con l’ex allenatore Thiago Motta, sottolineando che, nonostante il cambio alla guida della squadra, la sua opinione su di lui non è cambiata. “Può fare l’allenatore a grandi livelli”, ha affermato, prima di concludere con una nota di ottimismo sul futuro di Tudor e la sua capacità di guidare la squadra verso traguardi ambiziosi.

La Juventus, con la sua storia ricca di successi e una tifoseria appassionata, si prepara a vivere una nuova era sotto la guida di Igor Tudor. La pressione è alta, ma il nuovo tecnico sembra pronto a raccogliere la sfida, puntando su un approccio diretto e senza compromessi. La stagione si preannuncia ricca di emozioni e aspettative, e i tifosi non vedono l’ora di vedere la loro squadra scendere in campo, sperando di ritrovare la via del successo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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