Tragedia in gara, l’incidente è mortale: aveva solo 15 anni

Una tragedia sconvolge il mondo sportivo con un giovane 15enne che ha perso la vita proprio durante l’ultima sua competizione.

Nelle ultime ore il mondo dei motori è stato scosso, la sua morte ha fatto scalpore e ha scatenato anche polemiche. Il giovanissimo è deceduto durante il match e si è creato un autentico dibattito sulla sicurezza dei piloti. L’addio a un promettente 15enne è un argomento che riporta al centro dell’attenzione i possibili accorgimenti per migliorare le condizioni in pista degli sportivi.

Tragedia nello sport
Un nuovo incidente fa discutere i tifosi (ansa foto) – wigglesport.it

Un nuovo lutto fa discutere, in questo caso la tragedia è avvenuta direttamente su una pista da rally. Un giovanissimo pilota non ce l’ha fatta, l’ultimo incidente gli è stato fatale. Una dinamica davvero tragica, l’auto del giovane pilota è uscita fuori pista, andata in acqua e ripescata successivamente. L’intervento dei soccorsi è stato però inutile.

La morte fa discutere proprio per l’impatto violento e per la giovanissima età di una stella promettente nel campo del rally. L’episodio è avvenuto durante l’edizione recente dell’Arcadia Road Rallysprint, in Nuova Zelanda, con la partecipazione di un giovane campione che sarà ricordata – in questo caso – per l’evento tragico.

Addio al giovane pilota, lo scontro è durissimo

Lo svolgimento della gara era nel mirino per l’apertura a driver giovanissimi (almeno quattro erano i minorenni in pista) e ora alimenta notevolmente il dibattito e le polemiche. Nella gara che si è svolta in Oceania, a perdere la vita è Brooklyn Horan, 15enne che – insieme al suo copilota 35enne Tyson Jemmett – è morto in maniera tragica. Il ragazzo perso il controllo della macchina finendo sulla strada sterrata per poi finire direttamente nel fiume in piena, la morte è avvenuta sul colpo. Non c’è stato nulla da fare per i soccorsi, i fan e quanti hanno assistito alla scena sono sotto shock per una dinamica davvero terribile.

Il pilota correva proprio nel team di famiglia, il padre Raana lo aveva avvicinato sin da piccolissimo al mondo dei motori. Brooklyn aveva stupito tutti per la sua precocità ed era stato paragonato anche a Verstappen (che in F1 esordì a 17 anni). Il giovanissimo pilota non era nuovo a gare del genere ma restano però le tantissime perplessità dovute alla possibilità di partecipare a questo tipo di corse.

addio al giovane pilota
l’aspirante stella dei motori muore a soli 15 anni (Lapresse) Wigglesport

In Nuova Zelanda si può concorrere addirittura a dodici anni nel campo del rally, Horan non era un esordiente e aveva già ottenuto tutte le licenze in campo sportivo. Se per la patente di guida occorre aver compiuto il sedicesimo anno di età, il rally neozelandese ha abbattuto ogni tipo di vincolo permettendo agli adolescenti di poter correre in pista.

Una scelta che molti ritengono pericolosa, i riflessi e l’esperienza di guida di un minorenne non sono di certo paragonabili a quelli di un pilota già formato.

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