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Toro resiste a Bergamo: un pareggio emozionante contro l’Atalanta

Nella ventitreesima giornata di Serie A, il Torino ha strappato un prezioso punto sul campo dell’Atalanta, pareggiando 1-1 in una partita ricca di emozioni, infortuni e decisioni arbitrali controverse. La sfida, disputata allo stadio Gewiss di Bergamo, ha visto i granata continuare la loro striscia positiva, portando a cinque il numero di pareggi nelle ultime sei partite.

La cronaca del match

Il match inizia con l’Atalanta che cerca di prendere il controllo della partita sin dai primi minuti. Tuttavia, la situazione per i nerazzurri si complica già al 30′, quando Sead Kolasinac, recuperato per l’incontro ma visibilmente non al meglio, accusa un risentimento muscolare al flessore destro e deve lasciare il campo. L’allenatore Gian Piero Gasperini è costretto a sostituirlo con Rafael Toloi, mentre in panchina rimangono già Davide Zappacosta, fermo per influenza, e Marco Carnesecchi, infortunatosi durante il riscaldamento.

La squadra di casa riesce comunque a trovare il vantaggio al 35′ con una rete di Merih Demiral, che sfrutta un corner battuto da Bellanova e si eleva in area per colpire di testa, portando l’Atalanta sull’1-0. Nonostante l’inizio timido, i granata non si lasciano abbattere e iniziano a macinare gioco.

Il pareggio arriva al 40′, quando il difensore cileno Guillermo Maripán, approfittando di un errore difensivo avversario, si fa trovare pronto su un calcio di punizione battuto da Lazaro. Il suo colpo di testa sorprende Rui Patricio, che era subentrato a Carnesecchi e non può nulla per evitare il gol. Il primo tempo si chiude sull’1-1, con entrambe le squadre che si dirigono negli spogliatoi con la consapevolezza di poter conquistare i tre punti.

Nella ripresa, il ritmo di gioco rimane bloccato, con entrambe le squadre che faticano a trovare spazi. Al 57′, l’Atalanta ha l’opportunità di riportarsi in vantaggio quando Tameze commette fallo su Retegui in area, guadagnando un calcio di rigore. Tuttavia, l’attaccante argentino si fa ipnotizzare da Milinkovic-Savic, che intuisce la battuta debole e centrale e respinge il tiro.

L’Atalanta non demorde e continua a spingere, creando diverse occasioni pericolose. Al 70′, Pasalic colpisce al volo dopo un assist di Retegui, ma il suo tiro si alza sopra la traversa. La squadra di Gasperini, nonostante l’emergenza in difesa, riesce a mantenere la pressione, ma il Torino, ben organizzato, riesce a resistere.

Negli ultimi minuti, il match diventa sempre più teso. Entrambi gli allenatori cercano di apportare cambiamenti per cercare di strappare il bottino pieno. Gasperini manda in campo Cuadrado, Samardzic e Pasalic, mentre il Torino si affida alla freschezza di giovani talenti per cercare di sorprendere l’Atalanta in contropiede.

Il finale è caratterizzato da una serie di tentativi infruttuosi da entrambe le parti. Al 90′, Cuadrado ha l’ultima chance per l’Atalanta, ma il suo tiro, pur potente, viene bloccato dalla difesa granata, che si dimostra solida e ben organizzata.

Le statistiche del match

Il match ha visto un predominio territoriale dell’Atalanta, che ha concluso con il 62% di possesso palla e ha creato più occasioni nei 90 minuti. Nonostante questo, il Torino ha dimostrato una grande resilienza, mantenendo la propria porta inviolata nel secondo tempo e portando a casa un punto fondamentale nella corsa per la salvezza.

Con questo pareggio, il Torino si mantiene in una posizione di relativa tranquillità in classifica, mentre l’Atalanta, pur continuando a lottare per un posto in Europa, dovrà rivedere alcune scelte tattiche e gestionali, specialmente in un periodo di infortuni che sta mettendo a dura prova la rosa.

Questo pareggio rappresenta una piccola vittoria per il Torino, che ha dimostrato di saper reagire nei momenti difficili e di avere una squadra capace di lottare fino all’ultimo. D’altra parte, l’Atalanta dovrà riflettere su come affrontare le prossime sfide, con l’obiettivo di tornare a vincere e consolidare la propria posizione nelle zone alte della classifica.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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