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Toro deluso: perché il Var non è intervenuto?

Il direttore tecnico del Torino, Davide Vagnati, ha recentemente espresso la sua frustrazione dopo la controversa partita contro il Genoa, in cui un episodio chiave ha riacceso il dibattito sull’uso del Var. Durante l’incontro, l’arbitro Feliciani non ha assegnato un rigore al Torino per un intervento di Sabelli su Sanabria, ritenuto da molti evidente. Vagnati ha dichiarato: “Non è che siamo arrabbiati, siamo molto delusi. C’è la tecnologia per cambiare un errore chiaro di campo”.

la questione del var nel calcio italiano

Questo episodio ha riacceso la discussione sull’efficacia del Var nel calcio italiano e sulla sua applicazione in situazioni decisionali critiche. La tecnologia è stata introdotta per ridurre gli errori evidenti e garantire decisioni arbitrali più giuste. Tuttavia, il suo utilizzo continua a suscitare polemiche. Vagnati ha sottolineato che il Var avrebbe dovuto intervenire e che l’arbitro avrebbe dovuto rivedere l’azione al monitor.

L’episodio in questione si è verificato al 65° minuto della partita. Sanabria, attaccante del Torino, stava cercando di colpire un pallone quando Sabelli lo ha spinto a terra. Molti tifosi e analisti sportivi hanno immediatamente evidenziato come l’azione fosse da rigore, ma l’arbitro ha deciso di non intervenire, lasciando il Torino senza un’importante opportunità di segnare.

le frustrazioni di vagnati

Vagnati ha continuato a esprimere le sue perplessità, affermando: “L’arbitro può sbagliare in campo, è umano. Ma non comprendo perché la tecnologia non possa assisterlo in questi casi”. Questo commento riflette una frustrazione crescente tra i dirigenti e i tifosi del Torino, che si sentono penalizzati da decisioni arbitrali che sembrano ignorare l’evidenza.

Il Var, introdotto nella Serie A nella stagione 2017-2018, ha avuto un impatto significativo sul gioco, ma ha anche creato confusione e controversie. Ogni settimana ci sono dibattiti su decisioni prese o non prese grazie all’intervento della tecnologia. Gli allenatori, i giocatori e i tifosi si chiedono spesso perché certe situazioni vengano riviste e altre no, creando un clima di incertezza attorno al suo utilizzo.

la necessità di riforme

Oltre all’episodio di Sabelli e Sanabria, ci sono stati altri casi in cui il Var ha suscitato polemiche. Ecco alcuni episodi controversi:

  1. Rigore non concesso al Napoli in una partita cruciale per il titolo.
  2. Mancata espulsione di un giocatore in un match tra Juventus e Milan.

Questi eventi hanno portato a interrogativi sulla coerenza e sull’affidabilità del sistema. Vagnati ha messo in discussione l’atteggiamento generale verso l’uso del Var, chiedendo maggiore responsabilità da parte degli arbitri e trasparenza nel processo decisionale. “Dobbiamo fare in modo che l’arbitro utilizzi gli strumenti che ha a disposizione”, ha affermato.

La frustrazione di Vagnati è condivisa da molti nel mondo del calcio, inclusi allenatori e giocatori di altre squadre. La mancanza di coerenza nel modo in cui il Var viene applicato ha portato a una crescente richiesta di riforme, affinché il sistema funzioni come previsto. Molti sostengono che ci sia bisogno di una formazione adeguata per gli arbitri, affinché possano utilizzare il Var in modo efficace e appropriato.

In un contesto più ampio, la questione del Var mette in luce le sfide che il calcio moderno deve affrontare. Con l’aumento della tecnologia e delle aspettative da parte dei tifosi, è fondamentale che il sistema di arbitraggio evolva insieme al gioco. Le aspettative di giustizia e correttezza sono più alte che mai, e ogni errore percepito può avere ripercussioni significative non solo sul risultato di una partita, ma anche sul morale di una squadra e sul suo percorso nella stagione.

Il Torino, dopo l’episodio controverso, si trova ora a dover ricaricare le energie e concentrarsi sulle prossime partite, sperando di poter contare su un arbitraggio più equo in futuro. Vagnati ha chiesto a tutti di mantenere la calma e di continuare a lavorare, sottolineando che la squadra deve restare unita e concentrata sugli obiettivi stagionali. La stagione di Serie A prosegue, e il Torino dovrà affrontare nuove sfide, sempre con la speranza che la tecnologia del Var possa essere un alleato anziché un ostacolo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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