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Torino si prepara a vivere la magia della cerimonia di apertura delle Special Olympics

Torino si sta preparando a vivere un evento straordinario, accogliendo circa 1.500 atleti con disabilità intellettive provenienti da ben 101 Paesi, che parteciperanno agli Special Olympics World Winter Games. Questo evento, che si svolgerà fino al 15 marzo, promette di essere una celebrazione non solo dello sport, ma anche dell’inclusione e della solidarietà.

Questa sera, l’Inalpi Arena ospiterà la cerimonia di inaugurazione, un momento atteso che segnerà l’inizio di una settimana dedicata a festeggiare le capacità e il coraggio degli atleti. In un’atmosfera carica di emozione, la cerimonia vedrà la partecipazione della second lady Usha Vance, che porterà un messaggio di sostegno e incoraggiamento ai partecipanti, sottolineando l’importanza di eventi come questo nel promuovere l’inclusione sociale.

ospiti d’onore e messaggi significativi

Un ospite d’onore della serata sarà il musicista statunitense Aloe Blacc, noto per il suo brano di successo “I Need a Dollar” e per il suo impegno a favore delle cause sociali. Blacc ha espresso la sua gioia nel partecipare nuovamente agli Special Olympics, affermando:

  1. “Non è la prima volta che partecipo agli Special Olympics.”
  2. “È un’opportunità speciale ed è fantastico perché il mondo intero è rappresentato da 1.500 atleti provenienti da nazioni diverse.”
  3. “Ogni persona conta e lo vedremo oggi e nei prossimi giorni.”

Le sue parole risuonano come un forte richiamo all’importanza di celebrare le diversità e di riconoscere il valore di ciascun individuo.

un’occasione unica per l’inclusione

Per Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente del comitato organizzatore, questa manifestazione rappresenta un’occasione unica: “Da oggi inizia una settimana dove metteremo al centro di tutto gli atleti con disabilità intellettiva, che parteciperanno sia a Torino che nelle nostre montagne di Bardonecchia, Sestriere e Pragelato”. Le località montane, scelte per le gare, offrono un contesto ideale per gli sport invernali e sono pronte a ospitare le competizioni, contribuendo a rendere l’evento memorabile.

La presidente ha anche sottolineato l’importanza di Torino come città inclusiva e accogliente: “Torino è una città aperta, accogliente, inclusiva, è una città dove si fanno molti eventi sportivi, pensiamo dal 2006 alle Olimpiadi e le Paralimpiadi per arrivare alle Universiadi lo scorso mese.” Questo sottolinea il grande impegno della città verso l’inclusione e l’accoglienza.

un messaggio di speranza

Marco Balich, direttore artistico della cerimonia, ha aggiunto: “Quella di stasera sarà una cerimonia bellissima di celebrazione dell’umanità. Tutti gli atleti qui hanno già vinto perché, per essere arrivati qui, hanno superato tante difficoltà e tante diffidenze.” Il messaggio di Balich è chiaro: ogni atleta, indipendentemente dal risultato finale, rappresenta una vittoria contro le avversità e un simbolo di speranza per molti.

Gli Special Olympics World Winter Games non sono solo una competizione sportiva, ma un’importante piattaforma per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche che riguardano le persone con disabilità intellettive. Attraverso lo sport, si incoraggia una maggiore inclusione e si promuove l’idea che ogni individuo, indipendentemente dalle proprie sfide, meriti di essere visto e ascoltato.

In vista della cerimonia di apertura, la città di Torino ha preparato un programma ricco di eventi e attività per coinvolgere non solo gli atleti, ma anche le loro famiglie e il pubblico. Le scuole e le associazioni locali sono state coinvolte nella preparazione di eventi collaterali, creando un clima di festa e di partecipazione che abbraccia l’intera comunità.

Inoltre, gli Special Olympics rappresentano un’opportunità non solo per gli atleti di competere, ma anche per condividere storie di vita, esperienze significative e costruire legami che vanno oltre il campo sportivo. Attraverso le competizioni, gli atleti non solo dimostrano il loro talento, ma diventano anche ambasciatori di un messaggio di inclusione e dignità.

La cerimonia di apertura, quindi, non sarà solo un momento di intrattenimento, ma un vero e proprio inno alla vita, alla resilienza e alla capacità di superare le barriere. Con il mondo intero che si riunisce a Torino, gli Special Olympics World Winter Games si preannunciano come un evento indimenticabile, capace di toccare i cuori e ispirare un cambiamento positivo nella società.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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