Torino si sta preparando a diventare un protagonista nel panorama calcistico europeo, grazie alla sua candidatura per ospitare le finali di Europa League e Conference League nel 2028 e 2029. La UEFA ha recentemente ricevuto manifestazioni di interesse da quindici federazioni, tutte pronte a competere per accogliere eventi di tale prestigio. Questa opportunità non solo rappresenta un grande passo per la città, ma è anche un segnale della forza del calcio italiano, che ha già dimostrato di saper gestire eventi di questa portata.
Le città candidate
Oltre a Torino, altre città sono in corsa per le finali di Europa League, tra cui:
- Parigi e Lione (Francia)
- Bucarest (Romania)
- Belgrado (Serbia)
- Ankara (Turchia)
Per la Conference League, le candidate includono:
- Lille e Budapest (Francia e Ungheria)
- Astana e Almaty (Kazakhstan)
- Danzica (Polonia)
- Helsinki (Finlandia)
Le finali rappresentano un’opportunità unica per mettere in mostra non solo il calcio, ma anche la cultura e l’ospitalità delle città ospitanti.
Juventus Stadium: un’eccellenza
Il Juventus Stadium, inaugurato nel 2011, ha già dimostrato di essere una struttura di eccellenza, avendo ospitato eventi di grande prestigio. Tra i più significativi:
- Finale di Europa League nel 2014
- Semifinale e finale per il terzo posto della UEFA Nations League nel 2021
- Finale della Champions League femminile nel 2022
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha espresso entusiasmo per la candidatura di Torino, evidenziando come il Juventus Stadium sia un’eccellenza del calcio italiano. “La collaborazione fondamentale con la Juventus e il Comune è alla base della nostra candidatura”, ha dichiarato Gravina, sottolineando l’importanza di creare un dossier competitivo per portare in Italia un’altra grande manifestazione.
Opportunità per Torino
Le dichiarazioni di interesse ricevute dalla UEFA non sono vincolanti. Le federazioni interessate dovranno presentare le proposte definitive entro il 10 giugno 2026. L’Esecutivo UEFA prenderà una decisione finale sulle sedi delle finali nel settembre del prossimo anno. Questo lascia tempo per preparare una proposta convincente, evidenziando le capacità logistiche e organizzative delle città candidate, oltre al loro valore culturale e sociale.
Torino ha una storia importante nel calcio europeo e la sua candidatura rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento della reputazione dell’Italia come nazione calcistica. La città non è solo famosa per la sua passione per il calcio, ma anche per la sua ricca storia culturale, i suoi musei e la sua gastronomia, elementi che potrebbero attrarre visitatori da tutto il mondo.
In un contesto europeo in cui il calcio sta evolvendo rapidamente, eventi come le finali di Europa League e Conference League diventano cruciali per il rilancio del settore. La pandemia ha avuto un impatto notevole sul mondo dello sport, e la ripresa degli eventi dal vivo è vista come un segnale di ritorno alla normalità. Le finali non sono solo un’opportunità per celebrare il calcio, ma anche un’importante occasione per stimolare l’economia locale, con un impatto positivo sul turismo e sui settori collegati.
La candidatura di Torino rappresenta non solo una questione di sport, ma anche un’opportunità per rafforzare il legame tra la città e la sua squadra di calcio, la Juventus. Con una lunga e prestigiosa storia a livello nazionale e internazionale, la Juventus si è sempre posizionata come un punto di riferimento nel panorama calcistico europeo. La collaborazione con la FIGC e il Comune di Torino per questa candidatura potrebbe ulteriormente consolidare il suo ruolo come ambasciatore del calcio italiano nel mondo.
In attesa delle decisioni finali della UEFA, Torino si prepara a mettere in mostra il meglio di sé, cercando di convincere i membri dell’esecutivo UEFA della sua capacità di ospitare eventi di tale grandezza. La città ha tutte le potenzialità per diventare un palcoscenico di rilevanza internazionale, capace di attrarre appassionati di calcio e turisti da ogni angolo del mondo, portando un indotto significativo all’economia locale.
 
 