Nuovo infortunio per il campione austriaco, che ha anche dato forfait al torneo di Napoli: ecco come sta Dominic Thiem
Non può certo definirsi un periodo fortunato per tutti quei campioni che – sebbene a diverso titolo e con differenti storie personali alle spalle – stanno tentando di risalire la china. Di tornare ai fasti di una volta. Di lottare, magari per una romantica ‘last dance’ di fine carriera, per un nuovo titolo. Per un ennesimo trionfo. Per lasciare il circuito da protagonisti, e non per sopraggiunti limiti di età o a causa di tormenti fisici di cui peraltro sono stati abbondantemente vittime.
Il ‘Dio del tennis’ però ha evidentemente delle idee diverse. Non sembra sensibile alle storie leggendarie, quelle che occuperebbero le prime pagine dei giornali. Succede così che, nonostante sia rientrato con una vittoria a Brisbane dopo 349 giorni di assenza dai campi, Rafael Nadal sia ancora ai box. In attesa di capire se riuscirà o meno a partecipare al Masters 1000 di Monte Carlo.
Il Roland Garros e le Olimpiadi che si svolgeranno nello stesso impianto francese – vero obiettivo del fuoriclasse spagnolo – sembrano più un appuntamento fittizio, che certamente alberga nel cuore del campione, che un traguardo realmente percorribile.
Non è migliore la situazione di Andy Murray, che già aveva dichiarato al mondo l’intenzione di ritirarsi dopo il Major di casa, quel Wimbledon che già lo ha visto trionfare due volte, e dopo il già citato appuntamento olimpico. L’infortunio rimediato nella battaglia di Miami contro Machac (rottura completa del legamento astragalo-peroneale anteriore e quella parziale del legamento calcaneoperoneale) mette addirittura a rischio la carriera dello scozzese.
E poi c’è lui, Dominic Thiem, uno abituato ad infortuni ed operazioni, che ha rilasciato delle dichiarazioni sul peggioramento delle sue condizioni fisiche. Nell’annuncio qualcuno ci ha già visto una sorta di resa anticipata.
Thiem si ferma ancora: è un vero dramma
“Il mio polso è tornato a farmi male. È lo stesso dolore che ho avvertito al rientro dall’infortunio tre anni fa”, ha esordito il campione austriaco dai suoi account social. “Volevo tornare all’allenamento che mi ha reso un grande giocatore. Abbiamo iniziato ad allenarci come quando ero più giovane, con molta intensità, molti colpi e molte ore in campo. Purtroppo, un po’ prima del mio ritorno al Challenger in Ungheria, il mio polso ha iniziato ad avere qualche problema“, ha proseguito il vincitore degli Us Open nel 2020.
“Ho ricominciato ad avere quei “click” che mi hanno infastidito molto e che assomigliavano a quelli che avevo avvertito al rientro dall’infortunio di tre anni fa. Inoltre, quella “strana sensazione” è tornata e si è trasformata in dolore nelle ultime settimane“, ha proseguito il 30enne.
Tuttavia, a dispetto di un quadro clinico tutt’altro che incoraggiante, il tennista si è lasciato andare ad un po’ di ottimismo. “Ci sono buone possibilità che io possa tornare al torneo di Estoril. Voglio giocare di nuovo lì, questo è il mio obiettivo“, ha chiosato il campione, a cui non fa certo difetto quella dote chiamata resilienza.
