Tennis italiano e scandalo scommesse: era il numero uno

Una storia assurda legata al tennis italiano, che riguarda un fuoriclasse che ha visto la propria carriera sgretolarsi per tali accuse.

Il tennis maschile italiano vive un momento di grande prestigio. Lo si deve a Jannik Sinner, uno degli sportivi più forti del momento, quarto nella classifica ATP mondiale. Ma anche ad un movimento che vede numerosi tennisti di ottimo livello, da Musetti a Berrettini passando per Sonego ed Arnaldi, tutti all’interno della top 100.

scandalo tennis italiano
scandalo nel tennis italiano che riguarda un importante atleta (Pixabay) – Wigglesport.it

Ma prima dell’esplosione di Sinner e di questo momento particolarmente felice, per circa un decennio c’è stato un altro tennista italiano che si è tolto delle soddisfazioni, sia nel singolare che nel doppio. Oggi è un profilo dimenticato, anche per via di una triste vicenda che lo ha costretto – suo malgrado – all’addio dalle scene.

Parliamo di Daniele Bracciali, ex tennista e che in passato ha fatto abbastanza bene. Nella sua carriera si è tolto la soddisfazione di vincere un torneo ATP singolare e ben 7 trofei nel doppio, spesso in coppia con il collega Potito Starace. Un ottimo tennista, capace di arrivare nella top 50 della classifica mondiale maschile.

La strana storia di Daniele Bracciali, il tennista radiato per scommesse

La carriera di Bracciali è ufficialmente finita nel 2018, quando è giunta una mazzata a livello giudiziario: la squalifica a vita dal mondo del tennis per partecipazione e favoreggiamento ad alcune scommesse clandestine sulle gare di questo sport. Un processo iniziato nel 2007 e che, a suo dire, non ha mai confermato la sua colpevolezza.

Inizialmente Bracciali fu multato per aver scommesso su alcune partite, a cui però non aveva preso parte. Ma la fase difficile è arrivata qualche anno dopo, quando gli inquirenti mossero accuse sulla sua condivisione di informazioni a livello di scommesse, legate ad un match dell’amico Starace a Barcellona nel 2011.

bracciali squalifica a vita
Daniele Bracciali e la squalifica a vita (Ansa) – Wigglesport.it

Intervistato da Fanpage Bracciali ha ripercorso questo calvario che lo ha portato all’addio al tennis obbligato: “Mi squalificarono prima nel 2015 perché dissero che un giocatore della Davis non poteva avere contatti con gli scommettitori. Poi si riaprì il caso e il giudice mi parlò di associazione a delinquere transnazionale, prospettandomi 10 anni di galera. Sapevano che non aveva fatto niente, ma volevano da me dei nomi per mandare avanti il circo mediatico”.

Nonostante l’assoluzione iniziale nel 2015, su Bracciali pesa l’accusa di aver agevolato contatti tra dei commercialisti di Bologna, alle prese con le scommesse tennistiche, ed alcuni suoi colleghi. Nel 2018 la sentenza totale: radiazione dall’albo, multa di 250 mila euro e l’impossibilità di recarsi anche come spettatore nelle gare ATP.

Mi sento cornuto e mazziato. Si sono scagliati contro di me con una violenza incredibile. Ci hanno voluto bastonare, sembrava fosse tutto scritto. Perché quando una prova loro vale più di 99 tue…” – ha concluso Bracciali, distrutto dall’amara chiusura della sua carriera.

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