
Svolta nel mondo della danza: Maccarani lascia dopo le accuse di abusi - ©ANSA Photo
È un momento di grande cambiamento per la Federazione Ginnastica d’Italia (Fgi), che segna l’inizio di una nuova era dopo la storica separazione da Emanuela Maccarani, la quale ha guidato la nazionale di ginnastica ritmica per oltre tre decenni. Andrea Facci, recentemente eletto presidente della Fgi, ha descritto questo passaggio come “un nuovo inizio”, sottolineando l’intenzione di rinnovare e migliorare il panorama della ginnastica in Italia.
La nuova leadership della federazione
Durante la sua prima uscita ufficiale dopo il consiglio federale tenutosi a Roma, Facci ha comunicato che, ad interim, assumerà il ruolo di direttore tecnico della nazionale fino al 30 giugno 2024. Questa decisione segna un cambio significativo nella leadership della disciplina, con l’unica eccezione delle altre direzioni tecniche, le quali sono state prorogate fino alla medesima data. La risoluzione anticipata del contratto della Maccarani è stata votata all’unanimità dal consiglio, rappresentando una chiara volontà di voltare pagina.
Facci ha spiegato che la decisione di interrompere la collaborazione con Maccarani è stata presa “prescindendo dalle note vicende”, un riferimento esplicito alle gravi accuse di abusi psicologici sollevate dalle ex ginnaste Anna Basta e Nina Corradini nei confronti dell’ex allenatrice. Queste accuse, emerse nell’ottobre 2022, hanno scosso l’intera federazione e portato a un’indagine della giustizia ordinaria, che ha chiesto il rinvio a giudizio della Maccarani. La giustizia federale, dal canto suo, ha emesso solo un ammonimento nei suoi confronti, prosciogliendo l’assistente Tishina. Tuttavia, la situazione rimane delicata e in evoluzione, con il processo sportivo che è stato riaperto a seguito di nuovi elementi emersi.
Cambiamenti nella gestione federale
Facci ha anche annunciato che la federazione avvierà un bando per la nomina di un nuovo procuratore federale, a seguito della rimozione di Michele Rossetti, coinvolto in intercettazioni in cui offendeva le ginnaste che avevano denunciato la Maccarani. Questo passaggio è considerato cruciale per garantire una gestione più etica e rispettosa delle atlete all’interno della federazione.
La comunicazione della decisione di interrompere il rapporto con Maccarani è stata gestita con attenzione. Facci ha avuto colloqui diretti con l’ex allenatrice, informandola delle difficoltà e della complessità della situazione. “È stata una conversazione difficile, ma necessaria”, ha commentato Facci, sottolineando l’importanza di affrontare queste questioni in modo diretto e trasparente.
L’importanza del benessere degli atleti
A supporto del nuovo corso intrapreso dalla federazione, è intervenuta anche Fabrizia D’Ottavio, ex ginnasta e farfalla d’argento alle Olimpiadi di Atene 2004, attualmente vicepresidente federale. D’Ottavio ha evidenziato come le problematiche legate alla gestione della nazionale di ginnastica ritmica fossero già presenti da tempo e come ci fosse la necessità di un cambio di rotta. “Vogliamo che i grandi risultati possano andare di pari passo con il benessere degli atleti”, ha affermato, richiamando l’attenzione sulla necessità di creare un ambiente più sano e positivo per le ginnaste.
Il nuovo consiglio federale, sotto la guida di Facci, si presenta come un gruppo rinnovato e ringiovanito, con un’attenzione particolare alle questioni di genere e al benessere delle atlete. Facci ha espresso l’auspicio che questa inversione di tendenza possa essere seguita anche da altre federazioni sportive italiane. “Stiamo cercando di costruire un sistema in cui le competenze siano separate e dove il lavoro di squadra prevalga sulla centralizzazione del potere”, ha dichiarato.
Questo cambiamento segna un momento cruciale per la ginnastica ritmica italiana, che ha una lunga tradizione di successi, ma che negli ultimi anni ha anche affrontato sfide significative. La nuova leadership si propone di ripristinare la fiducia nel sistema e di garantire che le atlete possano allenarsi e competere in un ambiente sicuro e rispettoso.
Le prossime settimane saranno decisive per la Fgi, poiché si attende l’esito delle indagini in corso e si svilupperà il processo di selezione per il nuovo direttore tecnico. La comunità della ginnastica, insieme ai tifosi, osserverà attentamente questi sviluppi, sperando in un futuro luminoso e positivo per la ginnastica ritmica italiana. Il cambiamento è in atto, e la federazione si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella sua storia, con l’auspicio di ottenere risultati di prestigio, mantenendo al centro il benessere delle atlete.