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Svilar: il pareggio con la Lazio non basta, ora servono sei vittorie decisive

Dopo il pareggio per 1-1 contro la Lazio, il portiere della Roma, Mile Svilar, ha condiviso le sue riflessioni in un’intervista a DAZN. “Come ho detto la scorsa settimana, dopo l’1-1 con la Juventus, è meglio pareggiare che perdere, anche se, considerando il primo e il secondo tempo, è un pareggio giusto,” ha dichiarato il giovane estremo difensore. Questo risultato, sebbene non ottimale, riflette la situazione attuale della squadra, che deve ora concentrarsi sulle prossime partite.

Importanza della vittoria

La Roma, dopo questo risultato, non ha guadagnato molto in termini di classifica. Svilar ha sottolineato l’importanza della vittoria: “Con questo punto non andiamo molto avanti in classifica. Era meglio vincere, ora andiamo avanti. Ci restano sei finali.” Questa frase evidenzia la determinazione della squadra, che si trova ora a dover affrontare le ultime partite con il massimo impegno, in cerca di punti vitali per la lotta per le posizioni europee.

Prestazioni individuali e coesione di squadra

Svilar, che ha dimostrato di essere uno dei portieri più promettenti della Serie A, ha parlato anche delle sue prestazioni individuali. “La parata di cui vado più fiero? È quella nel primo tempo su Romagnoli. Ma preferivo non vincere il trofeo da MVP e prendere i tre punti,” ha affermato, dimostrando una mentalità orientata al risultato di squadra piuttosto che ai riconoscimenti personali.

Al fianco di Svilar, durante l’intervista, c’era Matias Soulé, giovane talento argentino che ha segnato il gol del pareggio. “Peccato per il risultato, ma sono contento del gol. Dobbiamo ancora lavorare per sommare i punti che ci servono. Siamo sulla buona strada e restiamo una squadra unita,” ha commentato Soulé, mettendo in risalto l’importanza della coesione all’interno del gruppo.

La sfida delle ultime partite

La partita contro la Lazio ha messo in evidenza alcuni aspetti critici della squadra. Nonostante un buon inizio e diverse occasioni create, la Roma ha faticato a concretizzare le proprie opportunità. Il gol di Soulé, che ha pareggiato il match, è stato un momento di gioia in un contesto che ha visto la squadra giallorossa spesso frenata da errori o sfortune.

L’allenatore della Roma, José Mourinho, ha dovuto affrontare anche le assenze di alcuni giocatori chiave, il che ha complicato ulteriormente la gestione della squadra in un periodo così delicato della stagione. Con la Roma attualmente in lizza per un posto in Europa League o addirittura Champions League, ogni punto guadagnato diventa prezioso. La squadra deve affrontare le sfide che si presenteranno con la massima determinazione e concentrazione.

Svilar e Soulé, insieme ai loro compagni, sanno che la strada davanti è in salita, ma la fiducia nel gruppo sembra essere solida. Le prestazioni individuali, come quella di Svilar che ha parato un tiro pericoloso di Romagnoli, e l’abilità di Soulé di trovare la rete, sono segnali positivi che possono contribuire a un finale di stagione migliore.

In aggiunta, la Roma dovrà confrontarsi con l’aspetto psicologico. La pressione di dover ottenere risultati può pesare sui giocatori, ma Mourinho ha dimostrato in passato di saper gestire situazioni simili. La chiave sarà mantenere la calma e la lucidità, evitando di farsi sopraffare dall’ansia di dover vincere a tutti i costi.

Il prossimo incontro sarà fondamentale per il morale della squadra e per continuare a lottare per un posto nelle competizioni europee. Ogni partita dovrà essere affrontata come una finale, come sottolineato da Svilar. L’unione del gruppo e la determinazione di ottenere risultati positivi saranno essenziali per affrontare le sfide imminenti.

La Roma, con i suoi talenti emergenti e l’esperienza dei giocatori più navigati, ha tutte le carte in regola per superare queste difficoltà e dimostrare il proprio valore in campo. L’orgoglio e la voglia di vincere dovranno essere il motore che guiderà la squadra verso il traguardo finale, con la speranza di poter festeggiare alla fine della stagione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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