Categories: Calcio

Sulemana chiarisce: non sono il sostituto di Lookman nell’Atalanta

Kamaldeen Sulemana, il nuovo acquisto dell’Atalanta proveniente dal Southampton, ha recentemente chiarito il suo ruolo all’interno della squadra. Con un messaggio forte e chiaro, ha affermato di non essere qui per sostituire Ademola Lookman, il cui trasferimento all’Inter è attualmente sotto i riflettori. “Sono venuto per giocare con chiunque mi trovassi qui, non per essere il sostituto di qualcuno”, ha dichiarato Sulemana, evidenziando così la sua ambizione e il desiderio di affermarsi nel club bergamasco.

Sulemana ha dimostrato di avere una profonda conoscenza della squadra, affermando di aver seguito con attenzione le partite dell’Atalanta, in particolare quelle disputate in Champions League. Ha dichiarato: “Ho guardato tante partite dell’Atalanta, anche negli anni scorsi, soprattutto in Champions League.” Sebbene Lookman sia un giocatore da cui trae ispirazione, il suo modello di riferimento è stato il Papu Gomez, ex stella della squadra ora in forza al Siviglia.

Un sogno che si avvera

L’ala ghanese ha espresso la sua gratitudine verso la dirigenza e lo staff tecnico per l’opportunità concessagli, sottolineando che per lui rappresenta un sogno che si avvera: “Sono molto felice dell’opportunità che mi hanno dato presidente, allenatore e staff, anche perché realizzo il sogno di giocare in Champions League.” Sulemana ha già lavorato con il tecnico Ivan Juric nella scorsa stagione al Southampton e ha potuto apprezzare la sua mentalità e il suo approccio al lavoro. “Di Ivan mi piacciono la mentalità forte e la cultura del lavoro che ha dimostrato al suo arrivo al Southampton e che ho ritrovato a Bergamo,” ha aggiunto.

La velocità e la capacità di dribbling sono tratti distintivi del gioco di Sulemana. Si è descritto come un attaccante diretto e veloce, affermando: “Sono un giocatore molto diretto, veloce, ho caratteristiche che possono portare alla squadra qualcosa di diverso.” La sua intenzione è quella di adattarsi alla tattica della squadra, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per i compagni e contribuire sia in fase di realizzazione che in quella di assist. “Mi piace segnare e fare assist, ma dipende dalla tattica,” ha spiegato.

La concorrenza in attacco

Un tema ricorrente nelle interviste ai nuovi arrivati è sempre quello della concorrenza all’interno della squadra, e Sulemana non fa eccezione. Ha elogiato i suoi compagni di reparto, affermando che l’attacco dell’Atalanta è ricco di personalità e talenti, tra cui Gianluca Scamacca, Charles De Ketelaere, Seko Fofana e ovviamente Lookman stesso. “L’attacco ha tante personalità, da cui posso imparare,” ha affermato, sottolineando la sua voglia di crescere e migliorare.

In merito al suo numero di maglia, Sulemana ha rivelato che il numero 10 è il suo preferito, ispirato da Ronaldinho fin da piccolo. Tuttavia, poiché il numero non era disponibile, ha scelto di indossare il 7. “Mi chiamano tutti ‘Dino’ anche perché c’è un altro Sulemana in squadra, Ibrahim,” ha scherzato, evidenziando il suo legame con l’amato calciatore brasiliano e contribuendo a creare un’atmosfera di affiatamento all’interno dello spogliatoio.

Un periodo di transizione

L’arrivo di Sulemana all’Atalanta coincide con un periodo di transizione per il club, che sta cercando di mantenere un livello di competitività elevato in Serie A e in Europa. Con l’uscita di Lookman, la squadra avrà bisogno di un giocatore capace di prendere in mano le redini dell’attacco e di fornire contributi significativi. In questo contesto, Sulemana potrebbe rappresentare una risorsa fondamentale, non solo per le sue doti tecniche, ma anche per la sua mentalità e il suo approccio al gioco.

Il giovane ghanese è consapevole delle sfide che lo attendono e ha mostrato determinazione nel voler dimostrare il suo valore. “Ho una strada lunga davanti a me, ma lui è un buon insegnante,” ha detto parlando di Juric, evidenziando la sua voglia di apprendere e migliorarsi costantemente.

In conclusione, la figura di Kamaldeen Sulemana si inserisce in un contesto di grande aspettativa e potenzialità. Con la sua energia, la sua voglia di emergere e il supporto di un club solido come l’Atalanta, il ghanese potrebbe diventare uno dei protagonisti della stagione. La sua storia è appena iniziata e i tifosi sono ansiosi di vederlo all’opera nel campionato italiano e in Europa.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

Recent Posts

Roma accoglie Ghilardi: visite mediche in arrivo per il nuovo talento

L'AS Roma continua a rafforzare la propria rosa in vista della nuova stagione, e l'ultimo…

43 minuti ago

Arnaldi lotta ma cede a Zverev dopo un’intensa battaglia a Toronto

L'Open del Canada si sta rivelando un torneo di grande intensità e competizione, e tra…

2 ore ago

Mondiali di nuoto: la 4×200 e Quadarella brillano e conquistano la finale

I Mondiali di nuoto di Singapore stanno regalando emozioni forti agli appassionati, con gli atleti…

3 ore ago

Lecce sfida gli Emirati Arabi: una partita amichevole ricca di emozioni

Il Lecce continua il suo percorso di preparazione in vista della nuova stagione calcistica, affrontando…

13 ore ago

Paquetà scagionato in Inghilterra: la verità sulle accuse di scommesse

Il recente verdetto della commissione di regolamentazione indipendente ha portato un sollievo significativo per Lucas…

14 ore ago

Salvini sul Milan: perché i gol di luglio non fanno la differenza

L'interesse di Matteo Salvini per il Milan va oltre il semplice tifo; è una questione…

14 ore ago