Perdita drammatica per l’Italia che è costretta a dire addio ad un altro dei volti noti del mondo dello sport, portato via da un brutto male
Tragica notizia per il mondo sportivo italiano che ha dovuto salutare quello che era uno dei suoi volti più noti a causa di un terribile male che non gli ha lasciato scampo.
Il mondo podistico italiano è stato scosso nel weekend dalla morte di Enrico Delfino, instancabile maratoneta di 47 anni originario di Bernezzo, che stava lottando da tempo con un terribile male. Il maratoneta era stato ricoverato ad inizio mese in ospedale dopo che le sue condizioni di salute si era aggravate ed alla fine per lui non c’è stato niente da fare.
Conosciuto con il soprannome di “Rabut”, Delfino si era fatto conoscere non solo per i risultati raggiunti in campo podistico, ma anche per essere presidente di una ditta di autotrasporti e soprattutto numero 1 del Bernezzo Calcio dal 2006 al 2016.
Oltre che grande sportivo, Delfino era una persona dotata di buon cuore e tanta passione e la sua morte non può che essere una perdita grave per tutto lo sport italiano che sa di aver perso una figura di grande valore sotto tutti i punti di vista.
Mondo dello sport in lutto: addio al maratoneta Enrico Delfino
Presidente del Bernezzo Calcio per dieci anni, Enrico Delfino è stato capace di lasciare il segno sia come podista, che come patron di una squadra di calcio. Grazie al maratoneta, infatti, il Bernezzo è risalito dai vari campionati Csi fino a far ritorno in Figc, dando lustro a tutta la città in provincia di Cuneo, inevitabilmente sconvolta dalla sua morte.
Malato da tempo ed in lotta contro un brutto male, Delfino si è dovuto arrendere questo weekend in ospedale dove era ricoverato da inizio mese. Un colpo al cuore per lo sport italiano che si è stretto attorno alla moglie Stefania e ai tre figli Alessio, Alberto e Sofia. Grave perdita anche per i genitori Elda ed Aldo che hanno visto scomparire davanti ai loro occhi il proprio figlio, cosa che un genitore non vorrebbe e dovrebbe mai vedere.
Oltre che come presidente, Delfino era stato anche calciatore del Bernezzo, ricoprendo il ruolo di difensore e rigorista ufficiale della formazione piemontese, distinguendosi sul campo da gioco per la sua velocità e per la sua resistenza nella corsa. La morte del maratoneta a soli 47 anni lascia un vuoto incolmabile non solo a Bernezzo, ma in tutta Cuneo che non può non piangere la perdita di quello che era un piccolo, ma fondamentale pezzo della sua storia sportiva.