Sport in Costituzione: Abodi annuncia impegno per un diritto universale

Sport in Costituzione: Abodi annuncia impegno per un diritto universale

Sport in Costituzione: Abodi annuncia impegno per un diritto universale - ©ANSA Photo

Luca Baldini

2 Ottobre 2025

Il valore intrinseco dello sport e il suo significato vanno ben oltre le vittorie e le gesta eroiche degli atleti italiani. Recentemente, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha presentato un video intitolato ‘Lo Sport in Costituzione’, realizzato in collaborazione con Sport e Salute e il Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questa iniziativa ha come obiettivo quello di diffondere il significato del comma 7 dell’articolo 33 della Costituzione italiana, che riconosce lo sport come un diritto fondamentale per tutti.

Il video utilizza una tecnologia innovativa di ‘voice cloning’ per riprodurre la voce di Pietro Mennea, uno dei più grandi atleti italiani di sempre e simbolo di determinazione e successo. Mennea non è solo un campione olimpico, ma anche un esempio di come lo sport possa influenzare positivamente la vita di una persona, formando il carattere e contribuendo alla crescita personale.

L’importanza dello sport nella società

Abodi sottolinea l’importanza di comprendere il significato profondo dell’inserimento dello sport nella nostra Costituzione. “Rivedendo le gesta delle leggende italiane,” afferma, “si riaccende un forte senso di appartenenza al tricolore e alla maglia azzurra, e allo stesso tempo si rafforza una consapevolezza del ruolo fondamentale dello sport nella società.” La visione del Ministro è chiara: lavorare per garantire il diritto allo sport per tutti, considerandolo un presidio indispensabile per costruire una società più giusta, coesa e solidale.

Le voci degli sportivi

Leonardo Bonucci, attuale assistente tecnico della nazionale di calcio, condivide l’importanza di questo riconoscimento. “Lo sport è stato la mia scuola di vita: mi ha insegnato disciplina, rispetto e capacità di rialzarmi”, afferma Bonucci, evidenziando come il riconoscimento dello sport come diritto costituzionale possa garantire opportunità a ogni ragazzo e ragazza. Questo è particolarmente significativo in un periodo in cui le sfide sociali ed economiche chiedono risposte concrete, specialmente per le giovani generazioni.

La pallavolista Sarah Fahr, campionessa del mondo con l’Italvolley, aggiunge un ulteriore tassello al dibattito. “Le nostre medaglie sono un punto di arrivo, ma è fondamentale partire dalla base e far fare sport a tutti per far diventare i sogni realtà.” Le parole di Fahr mettono in evidenza l’importanza di un accesso equo allo sport, che deve partire dalle scuole e dalle comunità locali, affinché ogni bambino possa avere la possibilità di entrare in contatto con il mondo sportivo, indipendentemente dal proprio background socio-economico.

Un futuro inclusivo per lo sport

La campionessa olimpica Antonella Palmisano, recentemente medaglia d’argento ai mondiali di Tokyo, condivide una visione simile. “Parlare di sport è importante, è un veicolo importantissimo di valori dove al primo posto metto la disciplina che ti permette di raggiungere qualsiasi obiettivo.” La disciplina, come evidenziato da Palmisano, è un valore fondamentale che lo sport insegna e che si riflette anche nella vita quotidiana. Questo è particolarmente importante in un’epoca in cui i giovani sono continuamente esposti a distrazioni e pressioni esterne.

L’importanza dello sport come strumento di formazione e crescita personale è ulteriormente sottolineata da Manuela Olivieri, moglie di Pietro Mennea. “Lui sapeva bene quale fosse l’importanza dello sport come formidabile strumento di formazione, soprattutto per i giovani. Grande merito a chi è riuscito in questa impresa.” Le parole di Olivieri richiamano l’attenzione sull’eredità lasciata da Mennea, che continua a ispirare nuove generazioni di atleti.

In questo contesto, è cruciale anche il ruolo delle istituzioni e delle politiche pubbliche. La promozione dello sport deve essere considerata una priorità, non solo per le sue implicazioni salutari, ma anche per il suo potere di unire le persone e promuovere il benessere sociale. In molte città italiane, già si stanno attuando programmi e iniziative volti a coinvolgere i giovani in attività sportive, con particolare attenzione alle aree svantaggiate.

Il riconoscimento dello sport come diritto costituzionale rappresenta un passo importante verso una maggiore inclusione e accessibilità. Tuttavia, è fondamentale che questo diritto venga tradotto in azioni concrete, affinché ogni bambino, indipendentemente dalla propria situazione, possa avere l’opportunità di praticare sport e beneficiare dei suoi innumerevoli vantaggi.

La strada da percorrere è ancora lunga, ma l’impegno del Ministero e degli sportivi è un segnale positivo. La speranza è che, attraverso l’inclusione dello sport nella Costituzione, si possano costruire basi solide per un futuro in cui lo sport sia davvero accessibile a tutti, contribuendo così a una società più equa e solidale.

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