L’integrazione attraverso lo sport è un tema di fondamentale importanza, e la “Bebe Vio Academy” si propone come un esempio di come queste due dimensioni possano unirsi per promuovere una crescita personale e sociale significativa. Ideata dalla campionessa paralimpica Beatrice “Bebe” Vio Grandis, questa iniziativa è sostenuta dall’Associazione art4sport in collaborazione con Nike. Nel 2025, l’Academy ha avviato la sua stagione a Roma, presso il Centro Sportivo SapienzaSport, e si espanderà a Milano il 25 settembre, portando avanti un messaggio forte di inclusione e solidarietà.
L’importanza dell’inclusione nello sport
L’Academy è concepita come un ambiente in cui l’apprendimento e il gioco di squadra diventano strumenti essenziali per favorire l’integrazione tra giovani con e senza disabilità. Come evidenziato da Bebe Vio, “qui ci sono il 50% dei bimbi con disabilità fisiche mentre il restante 50% sono normodotati.” Questo approccio mira a creare un contesto in cui tutti possano sentirsi parte di una comunità, abbattendo le barriere sociali e culturali. Gli sport praticati includono:
- Scherma in carrozzina
- Sitting volley
- Basket in carrozzina
- Calcio
- Atletica
- Rugby in carrozzina
Ogni disciplina rappresenta un’opportunità unica per sviluppare abilità fisiche e sociali, oltre a insegnare il valore della collaborazione e del rispetto reciproco.
Un progetto per tutte le età
Il progetto si rivolge a bambine, bambini e adolescenti di età compresa tra i 6 e i 18 anni, coinvolgendo una fascia di popolazione cruciale per lo sviluppo delle identità e delle relazioni sociali. Teresa Grandis, presidente dell’Associazione art4sport e madre di Bebe, afferma: “Ogni anno si rinnova una comunità fatta di sport, integrazione e partecipazione, nella quale tutti possono sentirsi accolti e valorizzati.” Questo messaggio sottolinea che l’Academy non è solo un luogo di pratica sportiva, ma un contesto educativo che promuove valori di accettazione e collaborazione.
Un impegno costante per l’inclusione
La “Bebe Vio Academy” non si limita a essere un evento sporadico; rappresenta un impegno continuo verso l’inclusione. I partecipanti possono scoprire nuove passioni sportive, sviluppare competenze e, soprattutto, costruire amicizie. “Non vogliamo rappresentare solo un’utopia dove c’è integrazione e tutti giocano insieme,” afferma Vio, “ma vogliamo guidare i ragazzi verso la palestra più vicina a casa, creando una base di integrazione all’interno della loro cultura.”
Un altro aspetto fondamentale è la formazione degli allenatori e dei volontari coinvolti. Preparare queste figure chiave è essenziale per garantire che tutte le attività siano inclusive e adatte alle necessità di ciascun partecipante. L’Academy si impegna a formare gli allenatori affinché possano riconoscere e valorizzare le differenze, adattando le attività sportive affinché tutti possano partecipare attivamente e con entusiasmo.
La “Bebe Vio Academy” è un esempio emblematico di come lo sport possa fungere da ponte tra le diverse realtà sociali. In un periodo in cui le diversità vengono spesso sottovalutate o ignorate, iniziative come questa sono cruciali per promuovere un cambiamento positivo nella società. Con l’approssimarsi dell’inizio della stagione 2025/26, l’aspettativa è alta. I partecipanti sono pronti a tornare in campo, non solo per praticare sport, ma per vivere un’esperienza che va oltre la semplice attività fisica. La “Bebe Vio Academy” si conferma un luogo di inclusione e di crescita, un esempio luminoso di come lo sport possa cambiare le vite e abbattere le barriere.