
Spalletti scosso e commosso: il ct lascia la conferenza stampa dopo le accuse di tradimento - ©ANSA Photo
Sabato sera, il mondo del calcio italiano è stato scosso da un evento inaspettato: Luciano Spalletti, l’attuale commissario tecnico della nazionale, ha annunciato in conferenza stampa di essere stato informato dal presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Gabriele Gravina, del suo imminente esonero. Questa notizia ha colto di sorpresa Spalletti, i tifosi e gli addetti ai lavori, creando un clima di incertezza sul futuro della Nazionale.
le parole di spalletti
Durante la conferenza, Spalletti ha dichiarato: “Io non avrei mollato, ma l’esonero è per cui devo prenderne atto.” Nonostante la pesantezza della situazione, il tecnico ha voluto esprimere il suo ottimismo riguardo alla possibilità di qualificazione dell’Italia al prossimo Mondiale 2026, che si terrà in Canada, Stati Uniti e Messico. “Io ero convinto di poter arrivare al Mondiale… E ne resto convinto, questa Nazionale può arrivarci,” ha affermato, pur riconoscendo che il livello attuale dei giocatori non è all’altezza delle aspettative: “I giocatori sono sottolivello e di molto.”
Spalletti ha mostrato una profonda consapevolezza dei problemi affrontati durante il suo mandato, affermando: “Ho creato dei problemi al movimento coi miei risultati. Sono deluso di me stesso.” Ha evidenziato l’importanza di guardare avanti, dichiarando: “Rimuginare sul passato è tempo perso.”
il momento commovente
Il momento più toccante della conferenza è arrivato quando, visibilmente commosso, Spalletti ha interrotto il suo intervento. Alla domanda se si sentisse tradito, ha fatto una pausa, scosso la testa e ha elencato i nomi dei suoi collaboratori più fidati. Ha poi lasciato la sala a capo chino, accolto da un applauso dai cronisti presenti. Gravina, che era presente, ha scelto di non commentare e ha seguito Spalletti all’uscita.
le parole di gravina
D’altro canto, il presidente Gravina ha espresso il suo disappunto per la situazione attuale del calcio italiano, soprattutto dopo la recente sconfitta contro la Norvegia. “Non accetto che si perda così,” ha affermato, richiedendo una reazione immediata e sottolineando l’importanza di mantenere la lucidità nella gestione della squadra. “La Norvegia è più forte di noi adesso, si può perdere, ma bisogna capire come si perde,” ha aggiunto, evidenziando la necessità di un approccio diverso nelle partite cruciali.
In un clima di incertezze, Gravina ha cercato di rassicurare i tifosi e i giocatori, affermando di avere incontrato i calciatori e di mantenere un filo diretto con il ct. “Non c’è spaccatura, c’è non molta lucidità anche per stanchezza fisica,” ha dichiarato, esprimendo fiducia nel progetto e nella possibilità di qualificazione al Mondiale. “Dobbiamo andare al Mondiale e ci sono tante altre partite,” ha concluso, dimostrando la sua determinazione nel voler risollevare le sorti della Nazionale.
Le critiche rivolte a Gravina, in particolare quelle del presidente della Lazio Claudio Lotito, non l’hanno scalfito. “Non gli rispondo, tende a portare a un livello troppo basso e lui lì è imbattibile,” ha affermato. La questione della panchina azzurra rimane aperta, con Gravina che ha sottolineato l’importanza di trovare una soluzione adeguata per il rilancio della squadra.
il futuro della nazionale
Con la Nazionale che si prepara ad affrontare la Moldova a Reggio Emilia, l’urgenza di una vittoria si fa sentire. L’auspicio è che i giocatori possano dimostrare il loro valore e l’orgoglio di indossare la maglia azzurra. “Domani sera chiederò loro di dimostrare tutto ciò che hanno,” ha affermato Spalletti, lasciando intendere che, nonostante le difficoltà, la speranza di un futuro migliore per il calcio italiano è ancora viva.
La situazione è complessa e le sfide sono molte, ma l’attenzione ora è tutta sulla partita contro la Moldova, dove ogni errore potrebbe avere conseguenze significative per la qualificazione al Mondiale. In un calcio che sembra attraversare un periodo di crisi, la figura di Luciano Spalletti rimane centrale, e il suo futuro, così come quello della Nazionale, è avvolto nell’incertezza. Con il supporto dei tifosi e un rinnovato spirito di squadra, c’è ancora la possibilità di riscrivere la storia del calcio italiano.