Spalletti rivela: De Laurentiis? Avrei voluto più umanità - ©ANSA Photo
Luciano Spalletti, figura di spicco nel mondo del calcio, ha recentemente condiviso riflessioni significative sul suo tempo al Napoli e sul suo rapporto con il presidente Aurelio De Laurentiis. In un’intervista con Bruno Vespa, trasmessa nel programma “Cinque Minuti”, Spalletti ha parlato della sua autobiografia “Il paradiso esiste… ma quanta fatica”, offrendo uno spaccato della sua esperienza nel calcio italiano.
Spalletti ha descritto il suo rapporto con De Laurentiis come “un po’ conflittuale”, esprimendo il desiderio di una maggiore umanità da parte del presidente. Ha evidenziato l’impegno e la dedizione che ha messo nel lavoro a Napoli, affermando: “Niente mi scivola addosso, le vittorie come le sconfitte, io sono fedelissimo a quella che è la mia vita, sia lavorativa sia sentimentale”. Queste parole mettono in luce l’intensità con cui Spalletti vive il calcio e le emozioni ad esso legate.
Sotto la guida di Spalletti, il Napoli ha conquistato il terzo scudetto della sua storia. Tuttavia, il tecnico ha rivelato di non aver più avuto contatti con De Laurentiis dopo la sua avventura sulla panchina partenopea. “Ora magari ci sarà l’occasione”, ha detto, lasciando aperta la possibilità di un futuro dialogo. La sua esperienza a Napoli ha creato un legame profondo con la città, tanto che Spalletti ha affermato: “Nessuna città sa essere così felice e malinconica. Averne visto la felicità è una cosa che mi porterò dietro per sempre”.
Attualmente, Spalletti si trova a guidare la Nazionale italiana, impegnata nella corsa verso la qualificazione ai Mondiali 2026. Dopo due edizioni in cui l’Italia non è riuscita a qualificarsi, il ct ha espresso la sua fiducia nel gruppo di giocatori, sottolineando l’importanza di affrontare le prossime sfide con determinazione. “Andiamo con tutta la fiducia possibile”, ha affermato, riferendosi alle partite contro avversari come Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia.
Spalletti ha evidenziato le difficoltà che l’Italia dovrà affrontare, in particolare il potenziale della Norvegia. “La squadra c’è? Secondo me la squadra c’è”, ha ribadito, esprimendo ottimismo riguardo ai progressi dei giocatori. Ha anche sottolineato l’importanza di mantenere le porte aperte a nuovi innesti, riconoscendo il valore di dare spazio a giovani talenti emergenti.
In sintesi, le parole di Spalletti offrono uno spaccato interessante non solo del suo percorso professionale, ma anche della sua visione del calcio e delle relazioni umane. La sua storia è una continua ricerca di equilibrio tra passione, ambizione e legami personali, un viaggio che continua a scrivere pagine importanti nella storia del calcio italiano.
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