Sinner, se ne sono accorti solo in pochi: la sconcertante rivelazione mette a nudo i sentimenti del campione rispetto a quanto accaduto.
Sarebbe andata diversamente? Probabilmente sì. Lo sapremo mai? Purtroppo no. Non c’è modo di scoprire quale finale alternativo ci avrebbe riservato il destino se lo scorso sabato, a Montecarlo, il giudice di linea e quello di sedia avessero visto che la seconda di servizio di Stefanos Tsitsipas era fuori di una decina di centimetri circa. Forse oggi Jannik Sinner avrebbe in tasca 1000 punti in più e un nuovo titolo nel suo palmares, ma tant’è: oramai è andata così e non ci si può fare più nulla.
Se non una cosa: parlarne. È già stato fatto, ma la conversazione, a quanto pare, non si è ancora esaurita. Tant’è vero che, proprio nelle scorse ore, un nuovo dettaglio è trapelato a proposito della svista che ha fatto infuriare tutti e che potrebbe aver consegnato al greco, di fatto, la vittoria del Masters 1000 monegasco.
La sconcertante rivelazione arriva dall’ex tennista Adriano Panatta, che ha rilasciato delle dichiarazioni inedite in merito a quello che è accaduto durante il weekend all’esclusivo Country Club di Roccabruna. Soffermandosi, in particolar modo, su un gesto del campione altoatesino.
Ha stupito il fatto che Sinner non se la sia presa come forse avrebbe dovuto, alla luce di questo brutto errore arbitrale, ma scopriamo, adesso, che una reazione ce l’ha avuta eccome. Solo che elegante, posata. Invisibile, se vogliamo, a tutti, tranne che ad un attento osservatore come, per l’appunto, il leggendario tennista romano che continua a seguire con grande abnegazione il suo sport del cuore.
Sinner, il gesto in campo non è passato inosservato
“A un certo punto sul 4-4 – ha raccontato alla Domenica Sportiva – Sinner si è girato verso la sua panchina che c’era Vagnozzi e ha fatto questo gesto (con la mano alzata, ndr), come per dire “Guarda questa cosa ha combinato”. Lui ha subito un’ingiustizia ma poi alla fine dell’anno le cose si equilibrano. La cosa assurda è che gli unici tornei che non hanno l’occhio di falco sono i tornei in terra rossa”.
Dal 2025, però, niente più sarà come prima. Anche sul mattone tritato ci si potrà avvalere dell’Electronic Line Calling Live, un sistema di chiamata automatico in virtù del quale la figura del giudice di linea diverrà superflua. Con buona pace di quanti, nei giorni scorsi, si sono chiesti come fosse possibile che due esperti, deputati al controllo della gara, non si siano accorti di quanto fosse fuori la palla di Tsitsipas.
Dopo la rivelazione su Jannik, Panatta è poi tornato, ma stavolta nel podcast che tiene con Paolo Bertolucci, sull’episodio di Montecarlo. “Il giudice di sedia ha fatto l’errore più grave, perché il giudice di linea non ha visto bene e non ha fatto in tempo a chiamarla. Sperò che a Sinner venga un po’ di malizia. Io ho dichiarato che avrei buttato a mare l’arbitro con tutto il seggiolone e il microfono? Io intendevo l’arbitro in generale – ha infine corretto il tiro relativamente a quanto detto qualche giorno fa – ma una signora non mi sarei permesso. Forse l’avrei accompagnata a fare un bagno”. E il caso è chiuso. O forse, no.
