Sinner e Alcaraz sono in piena bagarre per strappare la palma di migliore al mondo a Novak Djokovic. Ma chi vincerà di più tra i due?
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz appartengono alla Next Gen del tennis mondiale e sono destinati a dominare il circuito per molti anni. Già si sprecano i paragoni e in molti stanno cercando di esprimersi su chi sia effettivamente il più forte.
Il mondo del tennis è stato molto fortunato perché dopo aver assistito all’incredibile epoca dei Big Three ora si prepara ad assistere ad un’altra grande era. Vivere in contemporanea la carriera di tre fenomeni come Federer, Nadal e Djokovic è probabilmente una cosa irripetibile. Sinner e Alcaraz ne stanno però prendendo l’eredità e sembrano avviata sulla giusta strada per dominare il circuito per molto tempo.
Come successo a Rafa e Roger sono anche molto amici fuori dal campo e si rispettano in modo incredibile, trasmettendo un’immagine di sportività che non può che far bene al movimento intero. Per il momento tra i due regna un sostanziale equilibrio negli scontri diretti, visto che entrambi si sono aggiudicati 4 incontri negli head to head.
L’ultima sfida li ha visti contrapposti sul cemento di Indian Wells, con Alcaraz in grado di spuntarla al terzo set. A Miami non c’è stata rivincita, mentre a Montecarlo non era presente lo spagnolo. In molti non vedono l’ora di vederli ancora contrapposti, magari in un ultimo atto del Roland Garros a Parigi.
Sinner e Alcaraz a confronto, per Panatta vincerà più l’azzurro: i motivi
I paragoni tra Sinner e Alcaraz si sprecano e in molti stanno dicendo la propria su chi sia il migliore. La forza fisica dell’iberico o la naturalezza di Jannik, la grande varietà di gioco del primo o l’incredibile velocità di braccio dell’azzurro. Dare un parere definitivo diventa difficile e per questo meglio affidarsi ai grandi esperti.
Uno di questi è senza dubbio Adriano Panatta, che di campioni se ne intende. Parlando a “La Domenica Sportiva”, il vincitore della Coppa Davis 1976 ed ex numero 4 del ranking ha sottolineato: “Quando entrambi sono al 100% Alcaraz ha qualcosina in più”.
Poi però aggiunge: “Ma se lo spagnolo scende al 98% allora perde. Credo che per la sua continuità alla fine Sinner vincerà più tornei in carriera”. Insomma un’investitura piuttosto importante per il 22enne di Sesto, che di certo non vuole fermarsi al titolo Slam conquistato a Melbourne in questa stagione. Serviranno altri banchi di prova per capire a quale livello si può arrivare, ma l’unica cosa certa è che entrambi saranno in grado di regalare vagonate di emozioni a tutti gli appassionati.
