La vittoria di Sinner agli Australian Open regala al tennista azzurro una statistica a dir poco incredibile
Quarantotto anni dopo la vittoria di Panatta a Parigi ci ha pensato Sinner a riportare il tennis italiano ad altissimi livelli. Il ventiduenne ha concluso al meglio le due settimane vissute a Melbourne con il successo, in finale, contro Medvedev. Una partita iniziata male con l’altoatesino in netta difficoltà contro un giocatore semplicemente perfetto.
Una delle migliori qualità di Sinner però è la forza mentale: Jannik, nonostante i due set persi, non è uscito dal match e il suo gioco è venuto fuori alla distanza. Il punto di svolta è arrivato sul quattro pari del terzo quando, in una situazione complicata, ha mostrato tutte le sue qualità.
La vittoria del set, per 6-4, è stato l’inizio di una rimonta che verrà ricordata per molti anni. Con lo stesso parziale ha vinto anche il quarto mentre il quinto è stato chiuso 6-3 grazie ad uno dei suoi colpi migliori, il dritto. Un torneo magnifico quello disputato da Sinner con l’italiano capace di spazzare via Djokovic in semifinale e battere il serbo a Melbourne (dove il numero uno al mondo ha trionfato per dieci volte e non aveva mai perso) era tutto tranne che semplice.
L’italiano ha tutte le qualità, tecniche, fisiche e mentali per essere il numero uno del mondo e l’Australian Open deve essere solamente il primo passo verso l’Olimpo del tennis. La strada è stata tracciata con Sinner che può contare su una statistica decisamente interessante.
Sinner, incubo dei top five: una sola sconfitta
Numeri semplicemente spaventosi quelli dell’altoatesino contro i top five della classifica ATP. Negli ultimi undici incontri ha vinto in dieci circostanze. Quattro volte Medvedev, due Rublev, una Alcaraz e tre Djokovic: ecco lo score recente di Sinner contro i grandi tennisti del momento.
Di questi successi, oltre a quello agli Australian Open, bisogna menzionare la vittoria in Davis Cup contro Djokovic. Una partita che, per molti, è stata l’inizio della scalata verso la vittoria del primo slam. L’italiano era sotto 40-0 e doveva fronteggiare tre palle break contro la miglior risposta del circuito. Ad un passo dal baratro è stato in grado, grazie al servizio ma anche ad una forza mentale da top assoluto, di ribaltare il game e vincere successivamente la partita.
Vittorie belle ed importanti che hanno permesso a Sinner di crescere sotto tutti i punti di vista: nello sport, molto spesso, aiutano più le sconfitte dei successi. L’unico passo falso, contro un top five nelle ultime undici partite, è stato alle ATP Finals contro Djokovic. Un doppio 6-3 da cui Jannik ha tratto tanti insegnamenti e da cui è ripartito più forte di prima. Ora, e questa è la notizia più importante per il tennis italiano, sono gli altri a non voler incontrare Sinner sul proprio cammino.