Sinner e la sfida della tenuta fisica: il parere di Nargiso

Sinner e la sfida della tenuta fisica: il parere di Nargiso

Sinner e la sfida della tenuta fisica: il parere di Nargiso - ©ANSA Photo

Luisa Marcelli

27 Ottobre 2025

Il tennis italiano sta vivendo un momento di grande fermento, con Jannik Sinner che si afferma come uno dei protagonisti indiscussi della stagione. Il giovane talento altoatesino ha recentemente conquistato il suo 22esimo titolo ATP a Vienna, portando a quattro il numero di vittorie dall’inizio del 2025. Questo risultato non solo sottolinea la sua crescente affermazione nel panorama tennistico internazionale, ma solleva anche interrogativi sulla sua tenuta fisica durante i momenti cruciali delle partite. Diego Nargiso, ex numero 1 del tennis italiano, ha condiviso la sua opinione su questo tema durante un programma su Rai Radio 1.

le preoccupazioni sulla resistenza di sinner

Nargiso ha messo in evidenza come i principali dubbi riguardino la resistenza di Sinner in condizioni di gioco particolari. “In Cina c’erano condizioni molto particolari e Sinner aveva già avuto qualche problema di resistenza in condizioni climatiche difficili,” ha dichiarato. Anche a Vienna, la partita è durata oltre due ore e mezza, sollevando interrogativi sulla capacità del giovane tennista di mantenere un alto livello di prestazione. Nargiso ha aggiunto che, nonostante i campi non siano più così veloci, il gioco indoor richiede una certa adattabilità e preparazione fisica.

Quest’anno, Sinner ha dimostrato di essere un grande campione, vincendo quattro tornei e perdendo solo contro il rivale spagnolo Carlos Alcaraz. Tuttavia, la sconfitta contro Bublik all’ATP di Halle e un’altra partita persa per ritiro pongono interrogativi sulla sua condizione fisica. Nargiso ha avvertito: “Qualche riflessione la devono fare,” suggerendo che la preparazione atletica e la gestione delle forze siano elementi chiave per il futuro del tennista.

l’assenza dalla coppa davis

Un altro punto critico sollevato da Nargiso riguarda la decisione di Sinner di non partecipare alla Coppa Davis. “È molto complicato stare nella testa dei grandi campioni,” ha affermato, esprimendo la sua amarezza per questa scelta. Secondo Nargiso, giocare per la Nazionale è un onore e un piacere, e l’assenza di Sinner rappresenta una perdita significativa per il tennis italiano. “Abbiamo vinto due volte la Davis, ma avremmo potuto vincere ancora,” ha sottolineato, evidenziando come la presenza di Sinner avrebbe potuto fare la differenza.

il futuro del tennis italiano

La Coppa Davis è spesso vista come un’opportunità per mettere in luce il talento nazionale. Nargiso ha messo in evidenza l’importanza della coesione di squadra. Con Sinner assente, il capitano Filippo Volandri sarà chiamato a gestire un gruppo di giocatori che dovranno unire le forze. “Musetti dovrà fare il leader,” ha affermato Nargiso, aggiungendo che per il giovane tennista sarebbe incredibile qualificarsi per le ATP Finals a Torino. “Non puoi più contare sul punto di Jannik, ma i vari Berrettini, Musetti, Cobolli, Arnaldi e Sonego devono cercare di fare la differenza,” ha concluso.

L’assenza di Sinner rappresenta una sfida, e Nargiso ha paragonato la situazione a una finale mondiale in cui si perde il miglior giocatore. “Il doppio sarà fondamentale,” ha avvertito, sottolineando come ogni punto possa essere cruciale in un torneo così competitivo. La scelta della squadra giusta sarà un compito arduo per il capitano, che dovrà considerare attentamente le condizioni fisiche e psicologiche dei suoi giocatori.

Guardando avanti, Nargiso ha parlato della possibilità per Sinner di tornare al numero 1 del mondo già a Parigi. “Non è impossibile,” ha affermato, ricordando che Sinner ha perso tre mesi di competizioni quest’anno, il che potrebbe aver influito sulla sua classifica. Tuttavia, il potenziale del giovane tennista è innegabile, e il pubblico italiano si aggrappa con speranza a questo talento che continua a brillare nel firmamento del tennis mondiale.

In conclusione, il tennis italiano ha bisogno di Sinner, non solo per il suo talento straordinario, ma anche per la sua capacità di rappresentare il paese in competizioni internazionali. La sua assenza dalla Coppa Davis potrebbe pesare sul morale della squadra, ma la speranza è che altri giocatori emergano e si facciano avanti per mantenere alta la bandiera italiana. La strada è lunga e piena di sfide, ma il futuro del tennis italiano sembra promettente, e l’attenzione resta focalizzata su Jannik Sinner e sul suo percorso verso l’élite del tennis mondiale.

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