Le clamorose performances degli ultimi mesi hanno consentito a Sinner di entrare nella storia del tennis a soli 22 anni
Da promessa a campione. Da predestinato a fuoriclasse. Da talento da coltivare con cura a giocatore che sembra ormai inarrestabile. C’è qualcosa di magico nell’ascesa di Jannik Sinner, il tennista che ha fatto impazzire l’Italia intera negli ultimi mesi a suon di vittorie e trionfi in ogni angolo del mondo.
E dire che, nonostante fosse chiaro il potenziale umano a disposizione, qualcuno aveva iniziato a dubitare del reale valore del nativo di San Candido. ‘Colpa’ probabilmente – almeno in qualche misura – della precocità con la quale l’altro grande talento generazionale, quel Carlos Alcaraz nato oltre un anno e mezzo dopo di lui, aveva iniziato ad accumulare titoli del Grande Slam. Raggiungendo anche, da tennista più giovane della storia a farlo, la vetta del ranking ATP.
Sinner è esploso più tardi – se mai fosse tardi farlo a 22 anni – ma sembra non volersi fermare più. Solo nel 2023, anno in cui l’altoatesino ha davvero cambiato marcia, Jannik ha vinto ben 4 tornei ATP. A cui dobbiamo necessariamente aggiungere la Coppa Davis, kermesse tecnicamente fuori dal circuito ma dal prestigio innegabile. Il 2024 è poi iniziato con la ciliegina sulla torta. Con il punto di arrivo, che però nella volontà dell’atleta è anche un punto di partenza, di un percorso agonistico serio. Meticoloso. Maniacale. E bagnato da un grande talento, che lo ha già fatto entrare, numeri alla mano, nella storia del tennis italiano.
Da Sofia a Melbourne, Sinner è già il migliore di tutti i tempi
Aveva compiuto 19 anni solo da qualche mese, Sinner, quando vinse il suo primo titolo ATP in quel di Sofia nel novembre del 2020. Da lì è partito un viaggio che lo avrebbe fatto diventare, in poco più di tre anni, il tennista italiano più vincente di sempre. I numeri, del resto, non mentono.
Melbourne, Washington, ancora Sofia e Anversa nel 2021; Umago nel 2022; Montpellier, Toronto, Pechino e Vienna nel 2023; e gli Australian Open nel primo ed unico torneo finora disputato nel 2024: oltre alla prima già citata vittoria in Bulgaria sono questi, e sono ben 11, i trionfi nel circuito ATP dell’allievo di Simone Vagnozzi.
Numeri che lo hanno posto già in cima alla classifica all time dei tennisti italiani più vincenti di sempre. Dietro il campione altoatesino è fermo a quota 10 Adriano Panatta, seguito da Fabio Fognini a 9 e da Matteo Berrettini, fermo a 7 titoli da un po’.
La classe dell’eroe di Malaga lascia presupporre che ben presto, forse prima di quanto possiamo immaginare, questo numero salirà. Ancora. Vertiginosamente. Fino a raggiungere vette che difficilmente potranno essere superate da alcuno nei prossimi anni.