Sinner così diventa numero uno in classifica ATP, cosa deve succedere

Con la vittoria a Rotterdam, Sinner ha conquistato il terzo posto nel ranking ATP. Nessun traguardo è precluso per l’azzurro che ora si appresta ad attaccare le posizioni occupate da Alcaraz e Djokovic

Trionfo totale per Jannik Sinner all’Atp di Rotterdam. Non solo la vittoria del torneo ma anche la conquista del terzo posto nel ranking ATP. Mai nessun tennista italiano era stato in una posizione così alta della classifica mondiale, un record assoluto che, verosimilmente, solo Jannik potrà migliorare.

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Jannik Sinner, nessun traguardo è precluso (LaPresse) – Wigglesport.it

Già, perché vittoria dopo vittoria si comincia davvero a pensare in grande e a un traguardo impensabile almeno fino a sei mesi fa. Non è certo il tipo da proclami, Sinner ma è inevitabile che, nell’attuale posizione di classifica, non si possa pensare ad avanzare ulteriormente per provare a insidiare Djokovic e Alcaraz, i due rivali che lo precedono nel punteggio.

Da Marzo a Luglio, la stagione tennistica avrà una serie di impegni ravvicinati importantissimi con due Slam (Roland Garros, Wimbledon), cinque Masters Mille (Indian Wells, Miami, Montecarlo, Madrid, Roma) e tornei 500 prestigiosi come Barcellona, Queen’s e Halle, quest’ultimi due su erba. I punti da assegnare sono tantissimi. Nel raffronto con il 2023, Sinner non è affatto in una condizione sfavorevole. Vediamo dunque cosa può succedere e come potrebbero cambiare le attuali posizioni in classifica.

Sinner, assalto a Djokovic e Alcaraz: come può diventare numero uno

Al momento, Djokovic è al comando del ranking con 9855 punti, seguito da Alcaraz a 8805, Sinner a 8270 e Medvedev a 8015, tutte distanze non incolmabili per i quattro contendenti. Per Sinner, il mese di Marzo sarà quello più pericoloso. L’azzurro deve difendere infatti un bottino di 960 punti, conquistati nel 2023 con la semifinale di Indian Wells e la finale di Miami persa contro Medvedev. Jannik è comunque in una situazione di vantaggio su Alcaraz, campione in carica a IW e semifinalista a Miami con ben 1660 punti da conservare.

Djokovic, invece, ha l’opportunità di allungare. Lo scorso anno, il campione serbo non ha partecipato ai due Masters americani in quanto sprovvisto del vaccino anti Covid. Di conseguenza, Nole non ha punti da difendere e ha la chance di incrementare decisamente il bottino, arrivando almeno alla fase finale di entrambi gli eventi.

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Sinner punta Djokovic e Alcaraz nel ranking Atp (Ansa) – Wigglesport.it

Per Nole, tuttavia, la situazione si ribalterà nella stagione su terra battuta. La difesa del titolo del Roland Garros vale ben 2000 punti, meno di quelli che deve difendere Alcaraz che, sulla superficie prediletta, lo scorso anno ha vinto il Masters di Madrid, raggiunto la semifinale al Roland Garros e trionfato a Barcellona, risultati che gli costano 2265 punti da confermare.

E’ proprio in questa fase della stagione che Sinner può pensare almeno al sorpasso sullo stesso Alcaraz. Il 2023 di Jannik su terra battuta, infatti, è stato poco soddisfacente con il ko in semifinale a Montecarlo, la sconfitta agli ottavi degli Internazionali di Roma e l’eliminazione al secondo turno al Roland Garros con Altmaier. Solo 585 punti da difendere per l’azzurro che ha davvero tutto da guadagnare su quella che resta, tuttavia, la superficie di gioco a lui meno congeniale.

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Sinner punta al numero uno (Lapresse) Wigglesport

Per Sinner, situazione potenzialmente favorevole anche in vista dei tornei su erba con gli 800 punti della semifinale di Wimbledon da confermare. Cambiale piuttosto pesante invece per Alcaraz, vincitore ai Championship e Djokovic, finalista nello Slam londinese. E’ di ben 2500 il bottino di punti che lo spagnolo ha conquistato lo scorso anno, il doppio di quelli di Nole.

Per concludere, le ambizioni di alta classifica di Sinner passano in gran parte da quello che riuscirà ad ottenere a Indian Wells e Miami. In seguito, specie sulla terra, migliorare quanto fatto nel 2023 non sembra affatto un’impresa con le performance attuali. Se la vetta resta difficile da raggiungere, un sorpasso ad Alcaraz in seconda posizione è tutt’altro che impossibile. Tutte ipotesi, ovviamente. Come sempre sarà solo il campo a emettere gli unici verdetti che contano.

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