Sinner, l’annuncio diffuso sui social network ha confermato che non sarà per niente facile: gambe in spalle, c’è da combattere.
Tra una strada piena di curve e un rettilineo Jannik Sinner sceglierebbe, senza ombra di dubbio, la prima opzione. Non gli piace vincere facile. E non gli piacerebbe neanche un po’ salire al secondo posto della classifica mondiale solo perché Carlos Alcaraz si è infortunato e non è nelle condizioni di giocare al suo solito livello. Non si godrebbe il “panorama”, abituato com’è a fare mille sacrifici e a sudarsi tutto quello che è finora riuscito ad ottenere sul campo da gioco.
Senza contare, poi, il rapporto di affetto e stima reciproca che lega l’azzurro all’iberico. L’altoatesino e il fenomeno di Murcia non sono solo i due più grandi esponenti della nuova generazione, coloro i quali ricalcheranno le orme, si presume, di Roger Federer e Rafael Nadal, complici nella vita ma avversari nel tennis. Sono sinceramente amici e lo dimostra il fatto che ognuno plauda al successo dell’altro come se in qualche modo gli appartenesse. Al di là delle mire comuni e del fatto che ambiscono, tanto l’uno quanto l’altro, a dominare il ranking mondiale, si vogliono quindi un gran bene.
E si sarà senz’altro sentito sollevato, il nostro Sinner, quando, nella tarda serata di mercoledì, Carlitos ha aggiornato il popolo dei social a proposito delle sue condizioni di salute. Alcaraz si è infortunato al primo turno del Rio Open: la sua caviglia, durante un cambio di direzione, si è piegata allo stesso modo in cui si piegò quella di Sascha Zverev in semifinale al Roland Garros. Fortunatamente, sebbene la dinamica sia stata la stessa, lo spagnolo è stato molto più fortunato del tedesco.
Sinner, la faccenda si complica: non sarà facile
“Ho appena fatto una risonanza magnetica alla caviglia – ha scritto il numero 2 del mondo sui social – dopo l’infortunio di ieri. Dopo l’incontro con il mio medico Lopez Martinez e i miei fisioterapisti Juanjo Moreno e Sergio Kine la diagnosi è una distorsione laterale di secondo grado. Ho una distorsione che mi terrà fuori per qualche giorno! Ci vediamo a Las Vegas e Indian Wells!”.
Niente di grave, insomma. Per fortuna, aggiungeremmo. E per la gioia dello stesso Sinner, oltretutto, che dopo la caduta di Alcaraz aveva “visto” concretamente, per la prima volta, il secondo posto della classifica mondiale. Con l’iberico fuori dai giochi la sua scalata sarebbe stata più semplice, certo, ma di certo, ai suoi occhi, molto meno appassionante.
A Jannik piace competere e siamo certi che i “regali” non gli piacciano. Confrontarsi con i big è ciò che gli dà la carica e sarà ben lieto, quello è poco ma sicuro, di conquistare il secondo scalino del podio, ma solo a patto di meritarselo. Senza sconti e senza favoritismi da parte del destino. E sarà difficile, magari, ma anche bellissimo.
