Simone Anzani dice addio alla nazionale di volley: un commovente ‘grazie Italia’

Simone Anzani dice addio alla nazionale di volley: un commovente 'grazie Italia'

Simone Anzani dice addio alla nazionale di volley: un commovente 'grazie Italia' - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

1 Ottobre 2025

Simone Anzani, uno dei protagonisti del volley italiano, ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dalla nazionale durante una cena celebrativa a Manila, in occasione della vittoria del titolo Mondiale contro la Bulgaria. Le sue parole, cariche di emozione e gratitudine, hanno toccato il cuore di tutti i presenti: “Questa che indosso al collo è una medaglia, ma la mia medaglia più grande siete voi, compagni di squadra”. Questo momento segna non solo la fine di un capitolo importante della sua carriera, ma anche il riconoscimento di un percorso costellato di successi e sacrifici.

Un percorso ricco di successi

Anzani, 33 anni, ha indossato la maglia azzurra per ben 211 volte, diventando una figura simbolo del volley italiano. La sua carriera in nazionale è stata ricca di traguardi significativi, tra cui:

  1. Medaglia d’argento alla World Cup nel 2015
  2. Bronzo agli Europei dello stesso anno
  3. Oro europeo nel 2021
  4. Due titoli mondiali nel 2022 e 2025
  5. Argento nella Nations League nel 2025

Ogni medaglia racconta una storia di determinazione, lavoro di squadra e passione per uno sport che Anzani ha sempre amato.

La gratitudine di un campione

Durante il suo discorso, Anzani ha voluto esprimere la sua gratitudine ai compagni di squadra, allo staff tecnico e all’intera federazione. “Voglio ringraziare ognuno di voi. Sapete tutti che ho passato due anni difficili, perché non sapevo se avrei potuto essere ancora con voi, se avrei ancora potuto fare ciò che amo: giocare a pallavolo”, ha dichiarato. Queste parole evidenziano la resilienza del giocatore, che ha affrontato sfide personali e professionali lungo il suo cammino.

Uno dei motivi principali che lo hanno spinto a prendere questa decisione è stato il desiderio di dedicarsi maggiormente alla sua famiglia. “Lo devo alla mia famiglia e a tutte le persone che si sono sacrificate per me. Lo devo alle mie bambine, che tante volte sono state senza il loro papà”, ha continuato Anzani, sottolineando l’importanza dei legami familiari e il peso delle scelte che un atleta di alto livello deve affrontare.

Un’eredità duratura

Il ritiro di Anzani rappresenta una perdita significativa per la nazionale italiana, che ha trovato in lui un leader e un punto di riferimento. La sua presenza in campo non solo ha contribuito a numerose vittorie, ma ha anche ispirato le nuove generazioni di giocatori. In un’epoca in cui i giovani atleti cercano modelli da seguire, la figura di Anzani emerge come un esempio di dedizione, umiltà e passione.

Il suo addio segna quindi non solo la fine di un’era per il volley italiano, ma anche l’inizio di una nuova fase nella vita di Anzani. Ora potrà dedicarsi ad altre sfide, sia nel mondo dello sport che nella sua vita privata. Non è raro vedere ex-atleti diventare allenatori, commentatori o attivisti nel loro sport, e chissà quali saranno i prossimi passi di Simone.

Infine, il messaggio di Anzani è un richiamo alla comunità sportiva e ai giovani atleti: il lavoro di squadra, la dedizione e la passione sono valori fondamentali per raggiungere i propri obiettivi. “Grazie Italia”, ha concluso, un semplice ma potente ringraziamento a una nazione che ha sempre sostenuto i suoi atleti, uniti da un amore comune per il volley.

Con il suo ritiro, Anzani lascia un’eredità che andrà oltre le medaglie e i trofei: un esempio di come il sacrificio e la passione possano portare a grandi risultati, non solo nello sport, ma nella vita. La sua figura rimarrà per sempre impressa nella storia del volley italiano, e il suo contributo sarà ricordato a lungo, non solo per le vittorie, ma per il suo spirito e la sua umanità.

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