Simeone e il caos: insulti e rissa con i tifosi durante Liverpool-Atletico

Simeone e il caos: insulti e rissa con i tifosi durante Liverpool-Atletico

Simeone e il caos: insulti e rissa con i tifosi durante Liverpool-Atletico - ©ANSA Photo

Luisa Marcelli

18 Settembre 2025

La serata di martedì 19 settembre 2023, presso la storica cornice di Anfield, ha regalato un finale di partita ad alta tensione tra Liverpool e Atletico Madrid. La sfida, valida per la prima giornata della fase a gironi della Champions League, ha visto il Liverpool prevalere con un punteggio di 3-2. Tuttavia, il vero spettacolo è andato in scena dopo il fischio finale, coinvolgendo non solo i calciatori in campo, ma anche i tifosi e il tecnico dell’Atletico, Diego Simeone.

la reazione di simeone

Dopo aver assistito alla rimonta del suo Atletico, che era riuscito a portarsi in vantaggio per 2-1, Simeone ha perso la calma al momento del gol del definitivo 3-2 segnato da Virgil van Dijk. La sua reazione è stata immediata e viscerale: si è scagliato verso gli spalti, dove una parte del pubblico lo derideva e lo insultava. Nonostante i tentativi dello staff e di alcuni addetti alla sicurezza di contenerlo, l’episodio ha preso una piega drammatica con l’espulsione di Simeone da parte dell’arbitro.

In un’intervista rilasciata a Movistar subito dopo la partita, Simeone ha spiegato la sua reazione, affermando: “Siamo in una situazione in cui non abbiamo il diritto di reagire. Non è giusto reagire, perché siamo i protagonisti. Ma allo stesso modo in cui combattiamo il razzismo e gli insulti verso i giocatori, dobbiamo anche riconoscere quello che succede contro le panchine che sono attaccate alle tribune. Ricevere insulti per tutta la partita non è facile”. Ha anche sottolineato che, oltre agli insulti, ha ricevuto gesti offensivi da parte di alcuni tifosi, inclusi il famigerato gesto del dito medio.

il dibattito sugli insulti

L’episodio ha acceso un dibattito sulle condizioni di lavoro degli allenatori e dei membri dello staff tecnico durante le partite, soprattutto in contesti di alta tensione come quello di Anfield. La reazione di Simeone è stata amplificata non solo dall’intensità della partita, ma anche dal clima infuocato che caratterizza spesso le sfide di Champions League, specialmente in stadi leggendari come quello del Liverpool.

Non è la prima volta che il tecnico argentino si trova in situazioni simili. Solo nel 2022, durante un match contro il Manchester United all’Old Trafford, Simeone aveva lasciato il campo tra una pioggia di bottiglie lanciate dai tifosi avversari. Inoltre, nel 2019, era stato multato per 20.000 euro a causa di gesti osceni durante una vittoria dell’Atletico contro la Juventus. Questi episodi evidenziano una certa predisposizione del tecnico a reagire in modo emotivo alle provocazioni del pubblico, soprattutto in contesti di grande pressione.

le misure contro il comportamento dei tifosi

La questione degli insulti e delle provocazioni nei confronti degli allenatori e dei giocatori ha sollevato interrogativi più ampi riguardo al comportamento dei tifosi. La UEFA, nel tentativo di combattere il razzismo e altre forme di discriminazione nel calcio, ha promesso di adottare misure più severe contro i comportamenti inappropriati da parte dei tifosi. Tuttavia, rimane da vedere se queste promesse si tradurranno in azioni concrete e tempestive.

Simeone ha anche parlato con il quarto uomo, l’italiano Marcenaro, per chiarire le ragioni della sua reazione, mostrando il gesto offensivo che gli era stato rivolto. Nonostante la sua espulsione, ha continuato a ricevere insulti durante il suo cammino verso il tunnel degli spogliatoi, un ulteriore segnale di quanto possa essere difficile per gli allenatori gestire la pressione e le emozioni in simili circostanze.

Il contrasto tra il clima di festa e supporto che i tifosi del Liverpool creano per la propria squadra e la reazione di Simeone sottolinea le tensioni che possono emergere in una competizione così prestigiosa come la Champions League. La rivalità tra le squadre inglesi e spagnole è storicamente intensa, e questo incontro non ha fatto eccezione.

In un calcio sempre più globale, dove le emozioni e le passioni sono amplificate dai social media e dalla copertura mediatica, eventi come quelli di Anfield servono a ricordare che la sportività e il rispetto reciproco dovrebbero essere al centro di ogni competizione. La speranza è che tali eventi possano stimolare un dialogo costruttivo tra le istituzioni calcistiche, gli allenatori e i tifosi, affinché si possano creare ambienti più rispettosi e positivi per tutti gli attori coinvolti nel gioco.

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