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Sentenza in arrivo: il destino di Blatter e Platini si decide il 25

Oggi, 21 marzo 2023, si è concluso in Svizzera il processo d’appello che coinvolge Michel Platini e l’ex presidente della FIFA Sepp Blatter, entrambi già assolti in primo grado nel controverso caso riguardante pagamenti sospetti. Questa vicenda ha creato un forte dibattito nel mondo del calcio e ha portato a importanti ripercussioni per entrambe le figure, che hanno dominato il panorama calcistico internazionale per decenni.

Michel Platini, tre volte vincitore del Pallone d’Oro e icona del calcio francese, ha preso la parola durante le udienze, esprimendo la sua frustrazione per la situazione. “Ho cercato di preparare un messaggio finale, ma le mie parole erano piene di rabbia, quindi alla fine ho preferito non preparare nulla. Grazie per l’attenzione”, ha dichiarato Platini, evidenziando come il processo abbia influito sulla sua vita e carriera. Dall’altro lato, Sepp Blatter, 88 anni, ha descritto la sua esperienza in aula come “un brutto film”, sottolineando la sua incredulità di trovarsi ancora coinvolto in una tale controversia, dopo aver guidato la FIFA per oltre 17 anni, fino al 2015.

la genesi del caso

Il caso risale al 2011, quando Platini ricevette un pagamento di due milioni di franchi svizzeri (circa 1,8 milioni di euro) dalla FIFA, un importo contestato e considerato “inesistente” dalla pubblica accusa. L’accusa sostiene che Platini abbia ingannato l’organizzazione calcistica mondiale, con la complicità di Blatter, presentando una “fattura falsa” per un lavoro di consulenza svolto tra il 1998 e il 2002. In particolare, l’accusa ha evidenziato come Platini fosse già stato pagato per il suo operato e come non vi fossero prove concrete per giustificare il secondo pagamento.

Nel primo processo, celebrato nel 2022, i magistrati hanno definito “alquanto insolito” il fatto che un compenso così elevato fosse stato concordato senza documentazione scritta, testimoni o registrazioni contabili. Tuttavia, hanno assolto Platini e Blatter, affermando che la frode non era stata “stabilita con un grado di probabilità che rasenta la certezza”, sottolineando l’importanza del principio di presunzione di innocenza.

il processo d’appello

Nel processo d’appello, il procuratore Thomas Hildbrand ha chiesto per entrambi una pena detentiva di 20 mesi con la condizionale, riprendendo le accuse già mosse in precedenza. Hildbrand ha sollecitato la Corte d’appello straordinaria del Tribunale penale federale di Muttenz a riconsiderare il caso, sostenendo che le prove presentate dimostrano chiaramente il coinvolgimento di entrambi gli imputati in un’operazione fraudolenta. La sentenza finale è attesa per il 25 marzo 2023, e potrebbe avere ripercussioni significative non solo per Platini e Blatter, ma anche per l’intero sistema calcistico.

riforme e corruzione nella fifa

La vicenda di Platini e Blatter si inserisce in un contesto più ampio di riforme e lotta alla corruzione all’interno della FIFA, un organismo che ha affrontato numerosi scandali negli ultimi anni. Nel 2015, un’inchiesta federale statunitense ha portato all’accusa di diversi funzionari FIFA per corruzione, riciclaggio di denaro e frode. Questo ha provocato un’ondata di cambiamenti all’interno della FIFA, con l’elezione di nuove figure al vertice e l’implementazione di misure più rigorose per evitare la corruzione.

Nonostante le accuse e le controversie, Platini e Blatter rimangono figure di riferimento nel mondo del calcio. Platini, ex capitano della nazionale francese, ha lasciato un segno indelebile sia come calciatore che come dirigente, mentre Blatter, pur essendo stato travolto dallo scandalo, ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del calcio a livello globale, nonostante le critiche ricevute.

Il processo ha attirato l’attenzione di media di tutto il mondo e dei tifosi, e la sentenza del 25 marzo 2023 non solo deciderà il destino di Platini e Blatter, ma potrebbe anche influenzare il futuro della governance calcistica internazionale. In un momento in cui il calcio sta cercando di riprendersi da anni di scandali, la trasparenza e l’integrità delle istituzioni sportive sono più importanti che mai.

Con la sentenza imminente, l’attenzione rimane alta, e i tifosi di tutto il mondo attendono sviluppi significativi in questa intricata vicenda che continua a tenere banco nel panorama calcistico globale. I protagonisti di questa storia, una volta celebrati come eroi del calcio, si trovano ora a fronteggiare un futuro incerto, mentre il mondo sportivo resta in attesa di conoscere il verdetto della giustizia.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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