Segreti svelati: come hristov sta trasformando la difesa dello spezia

Sullo sfondo del centro sportivo Ferdeghini, la grandezza dell’Oto Melara si erge imponente, rappresentando un simbolo di eccellenza nel settore della difesa e della tecnologia militare. In questo contesto, Petko Hristov, il centrale difensivo bulgaro dello Spezia, sembra incarnare la solidità e la determinazione delle strutture che lo circondano. Arrivato nel 2021 come parte di una complessa operazione di mercato che ha visto Vincenzo Italiano trasferirsi alla Fiorentina, Hristov è ora il capitano della formazione ligure, che si distingue per essere l’unica squadra imbattuta del campionato di Serie B, avendo raggiunto un’incredibile striscia di 19 partite senza sconfitte, contando anche le ultime cinque del campionato 2023-24.

La difesa “WiHriBe”

Hristov è il perno centrale di una difesa che ha guadagnato il soprannome di “WiHriBe”, un acronimo che racchiude i nomi dei tre principali difensori: Wisniewski, Hristov e Bertola. Questa formazione genera timore e rispetto, simile alla leggendaria BBC della Juventus, ma con una personalità tutta propria. La fisicità e la determinazione di Hristov, unita alla statura imponente di Wisniewski (195 cm), creano un muro difficile da abbattere. “Direi che il mio stile di gioco si avvicina più a quello di Chiellini che a quello di Bonucci,” scherza Hristov, “visto che anche io ho avuto i miei problemi, avendo subito tre infortuni alla testa e giocato con il turbante”.

Segreti del successo difensivo

La solidità difensiva dello Spezia è evidente: in ben otto partite hanno incassato soltanto otto reti. Ma quali sono i segreti di questo successo? Hristov spiega che:

  1. Analisi costante delle partite per identificare aree di miglioramento.
  2. Comunicazione efficace tra i membri della difesa, nonostante la diversità delle loro origini.
  3. Pressione alta degli attaccanti, che aiuta a limitare i pericoli.

“Ci sono sempre margini di miglioramento. Alcuni dei gol che abbiamo preso erano evitabili, mentre in altre situazioni siamo stati fortunati. Tuttavia, spesso gli avversari non riescono nemmeno a tirare in porta contro di noi,” afferma Hristov.

Un capitano con responsabilità

La responsabilità di indossare la fascia di capitano pesa su Hristov, che è consapevole di rappresentare una città e una società che puntano a rimanere ai vertici. “Cerco di essere un leader per i miei compagni. Qui ci sono tanti leader, e ognuno di noi deve dare il massimo,” afferma con determinazione. La sua carriera è stata costruita attraverso il duro lavoro e la gavetta. “Quando sono arrivato a Firenze, ho visto il bello del calcio. Ho esordito in amichevole al Bernabeu e poi ho fatto la Primavera, prima di finire in Serie C,” ricorda.

Hristov non è solo un difensore solido, ma ha anche un occhio per il gol, avendo già segnato due reti su calci piazzati in questa stagione. “Siamo ben strutturati e il nostro allenatore, D’Angelo, si aspetta che contribuiamo in fase offensiva. E Salvatore Esposito ci fa sempre sentire pronti, basta mettere la testa,” racconta con un sorriso.

Con un futuro luminoso davanti a sé e una squadra che sta scrivendo la propria storia, Petko Hristov è pronto a guidare lo Spezia verso nuove conquiste.

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