Il progetto “Scuola Attiva Kids per il Lazio” ha fatto il suo debutto ufficiale con un evento di presentazione che ha attirato oltre 300 partecipanti nella suggestiva cornice della sala stampa dello stadio Olimpico di Roma. Questo incontro ha rappresentato una tappa fondamentale per l’inizio di un’iniziativa che mira a integrare l’attività fisica e sportiva nel percorso educativo dei più giovani.
Il progetto si rivolge in particolare ai bambini di età compresa tra 6 e 10 anni e si propone di formare una rete di tutor sportivi scolastici, figure professionali altamente specializzate nel promuovere l’attività motoria nelle scuole primarie del Lazio. Questi tutor, selezionati tra laureati e laureandi in Scienze Motorie, saranno un supporto fondamentale per gli insegnanti, contribuendo a garantire un’educazione fisica di qualità. L’importanza di questa figura emerge dalla crescente consapevolezza riguardo ai benefici dell’attività fisica per la salute e il benessere dei bambini, in un periodo in cui l’obesità infantile e la sedentarietà sono tematiche di rilevanza crescente.
La visione del progetto
Durante l’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di ascoltare gli interventi di figure chiave del progetto. Teresa Zompetti, Direttore dell’Area “Scuola e Sostenibilità” di Sport e Salute, ha evidenziato come l’iniziativa rappresenti un passo importante verso la creazione di un ambiente scolastico più attivo e coinvolgente. Ha affermato: “Il nostro obiettivo è quello di formare non solo degli educatori, ma dei veri e propri facilitatori del movimento”, sottolineando l’importanza di instaurare una cultura del benessere sin dalla tenera età.
Insieme a Zompetti, anche Maura Catalani, Coordinatore regionale di educazione motoria, fisica e sportiva dell’USR Lazio, ha condiviso la sua visione riguardo al progetto. Ha messo in luce l’importanza di un approccio integrato all’educazione fisica, che non solo promuova l’attività sportiva, ma favorisca anche lo sviluppo di competenze sociali e relazionali nei bambini. La figura del tutor sportivo diventa quindi cruciale nel creare un legame tra attività fisica e apprendimento, contribuendo a formare individui più completi.
Collaborazione e sostegno
Un ulteriore contributo è arrivato da Valerio Vermiglio, membro del team “Illumina” di Sport e Salute, che ha parlato delle modalità di attuazione del progetto. “Scuola Attiva Kids” non si limita a fornire supporto agli insegnanti, ma si propone anche di coinvolgere attivamente i genitori e la comunità, creando una rete di sostegno intorno ai bambini. La collaborazione tra scuole, famiglie e istituzioni sarà essenziale per garantire il successo del progetto.
A rappresentare le istituzioni locali, l’assessore allo sport della Regione Lazio, Elena Palazzo, ha espresso il pieno sostegno del governo regionale all’iniziativa. Palazzo, rappresentata all’evento da Lorenzo Celli, ha dichiarato: “Come Regione Lazio partecipiamo con convinzione al progetto ‘Scuola Attiva Kids’, tanto che abbiamo scelto di rafforzarlo e ampliarlo attraverso il coinvolgimento, oltre alle classi prime, seconde e terze della primaria, anche ai piccoli della scuola d’infanzia.” Questa decisione è fondamentale, poiché permette ai bambini di avvicinarsi all’attività motoria fin dall’inizio del loro percorso educativo, creando una solida base per uno stile di vita attivo.
L’importanza dell’educazione fisica precoce
La scelta di includere anche la scuola d’infanzia sottolinea l’importanza di un approccio precoce all’educazione fisica. Infatti, è risaputo che i primi anni di vita sono cruciali per lo sviluppo motorio e sociale dei bambini. Offrire esperienze motorie positive e strutturate in questa fase della vita può avere un impatto significativo sullo sviluppo delle abilità motorie e sulla formazione di abitudini salutari.
L’evento di presentazione ha anche rappresentato un’importante occasione di networking per i partecipanti. I tutor hanno potuto confrontarsi tra loro, condividere idee e strategie per affrontare le sfide dell’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole. La creazione di una comunità di professionisti dedicati all’educazione motoria non solo arricchisce l’esperienza formativa dei bambini, ma contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro stimolante e collaborativo per i tutor stessi.
In un contesto in cui le problematiche legate all’attività fisica e alla salute dei giovani sono sempre più evidenti, iniziative come “Scuola Attiva Kids” rappresentano una risposta concreta e lungimirante. La speranza è che il progetto possa non solo migliorare la qualità dell’educazione fisica nelle scuole del Lazio, ma anche ispirare simili iniziative in altre regioni italiane, contribuendo così a una cultura del movimento e del benessere per le nuove generazioni.
