Sciopero ferrovie annunciato dopo l’attacco al capotreno a Genova

La giornata del 5 novembre 2024 si preannuncia particolarmente difficile per i viaggiatori italiani che si spostano in treno, a causa di uno sciopero nazionale indetto dai principali sindacati del settore ferroviario. La protesta arriva in seguito a un grave episodio di violenza avvenuto il giorno precedente, quando un capotreno delle Ferrovie dello Stato è stato accoltellato a Rivarolo, vicino Torino. L’uomo, di 40 anni, si trova attualmente in gravi condizioni presso l’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, Genova.

Aggressione e indignazione nel settore ferroviario

L’aggressione è avvenuta mentre il capotreno stava svolgendo il suo lavoro quotidiano di controllo dei biglietti sul treno regionale 12042, che collega Genova Brignole a Busalla. Durante il controllo, ha incontrato due passeggeri, un giovane egiziano di 21 anni e una ragazza italiana di 16 anni, che erano privi di biglietto. Dopo averli fatti scendere alla stazione di Rivarolo, è stato improvvisamente aggredito dal giovane armato di coltello. Questo episodio ha suscitato forte indignazione e preoccupazione tra i lavoratori del settore ferroviario.

Sciopero nazionale: una risposta necessaria

I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti hanno proclamato uno sciopero nazionale per sottolineare la necessità urgente di migliorare le condizioni di sicurezza per il personale ferroviario e i passeggeri. Il blocco dei servizi sarà attivo dalle 09.01 alle 16.59, coinvolgendo le principali aziende di trasporto ferroviario: Trenitalia, Italo, Trenord e Trenitalia Tper.

Denuncia e richiesta di intervento

I sindacati hanno emesso una forte dichiarazione congiunta in cui denunciano l’aumento delle aggressioni violente nei confronti del personale ferroviario negli ultimi mesi. Nonostante le denunce pubbliche, affermano che non sono stati intrapresi sufficienti provvedimenti per proteggere i lavoratori e garantire un maggiore controllo sui treni da parte delle forze dell’ordine. La dichiarazione sottolinea l’intollerabilità e la gravità di tali episodi, che richiedono un intervento tempestivo e decisivo.

Motivazioni dello sciopero

La scelta di indire uno sciopero è stata motivata dalla necessità di sensibilizzare le autorità e l’opinione pubblica sulla ricorrenza di queste aggressioni e sulla mancanza di protezione per i lavoratori ferroviari. I sindacati, citando la legge 146/90, hanno deciso di agire per ottenere una risposta concreta e risolutiva che possa mettere fine a questa escalation di violenza.

Proposte per migliorare la sicurezza

Nel frattempo, l’episodio di Rivarolo ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei trasporti pubblici e sugli strumenti che potrebbero essere messi in campo per prevenire simili atti di violenza. Tra le proposte avanzate vi è l’aumento della presenza di forze dell’ordine a bordo dei treni, l’installazione di telecamere di sorveglianza e l’implementazione di misure di sicurezza più rigorose alle stazioni.

L’importanza dello sciopero del 5 novembre

Lo sciopero del 5 novembre, sebbene possa causare disagi significativi ai viaggiatori, è visto dai sindacati come un passo necessario per garantire che la sicurezza del personale ferroviario diventi una priorità assoluta. Le conseguenze di questi atti di violenza non si limitano solo ai danni fisici inflitti alle vittime, ma hanno un impatto più ampio sulla percezione della sicurezza nei trasporti pubblici.

Un banco di prova per le istituzioni

La giornata di protesta sarà un banco di prova per valutare la risposta delle istituzioni e delle aziende ferroviarie alle richieste dei lavoratori. La speranza è che questo sciopero possa rappresentare un punto di svolta per migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza nel settore ferroviario, garantendo un ambiente più sicuro per tutti coloro che utilizzano il treno come mezzo di trasporto quotidiano.

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