Schwazer: sereno e senza rimpianti, pronto a lottare fino alla fine

Schwazer: sereno e senza rimpianti, pronto a lottare fino alla fine

Schwazer: sereno e senza rimpianti, pronto a lottare fino alla fine - ©ANSA Photo

Luca Baldini

12 Settembre 2025

Alex Schwazer, il marciatore altoatesino noto per le sue controversie legate al doping, ha recentemente rilasciato dichiarazioni significative durante una conferenza a Bolzano. Dopo un lungo periodo di stop forzato di otto anni dalla competizione sportiva, Schwazer ha ribadito la sua determinazione a proseguire nella sua lotta per la giustizia e la verità. La sua storia è un esempio emblematico di resilienza e perseveranza, temi fondamentali nel mondo dello sport.

La battaglia legale di Schwazer

“Come abbiamo sempre detto, andremo fino in fondo con tutti i mezzi possibili”, ha affermato Schwazer, riferendosi al ricorso presentato presso la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Questo passo rappresenta l’ultima opportunità per cercare di ottenere giustizia nell’ambito della giustizia sportiva. La sua battaglia legale è iniziata nel maggio del 2022, quando ha deciso di contestare la decisione che lo aveva escluso dalle competizioni e inflitto una sospensione di otto anni. Schwazer ha aggiunto: “Ora abbiamo passato un altro scoglio, però il finale è tutto ancora da scrivere”, esprimendo così un messaggio di speranza.

Un percorso tortuoso verso la riabilitazione

L’atleta, che nel 2008 ha conquistato la medaglia d’oro nella marcia 50 km ai Giochi Olimpici di Pechino, ha affrontato numerosi ostacoli. Nel 2016, Schwazer è stato coinvolto in uno scandalo di doping che ha portato alla sua esclusione dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Da quel momento, ha cercato di riabilitare la propria immagine e di tornare in pista, ma le controversie legali hanno continuato a seguire la sua carriera.

  1. 2008: Vittoria alle Olimpiadi di Pechino.
  2. 2016: Coinvolgimento nello scandalo di doping.
  3. 2022: Inizio della battaglia legale presso la CEDU.

“Come dico sempre, rimpianti non ne ho”, ha sottolineato il 40enne marciatore, esprimendo la sua convinzione di aver sempre dato il massimo. Questa affermazione riflette una mentalità resiliente, tipica degli atleti di alto livello, che spesso devono affrontare sfide non solo fisiche, ma anche psicologiche.

La serenità di un atleta determinato

Il procedimento attualmente in corso presso la CEDU ha come obiettivo principale quello di chiarire se Schwazer abbia avuto un processo equo. “Non entrerà in merito”, ha precisato, chiarendo che la questione del doping non è il fulcro del suo ricorso, ma piuttosto la legittimità del processo che ha subito. Schwazer ha mostrato una certa tranquillità riguardo a questa fase della sua battaglia legale, affermando: “Sono sereno, sono sempre sereno”. Questa serenità deriva dalla consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per dimostrare la sua innocenza e per cercare giustizia.

La figura di Alex Schwazer continua a suscitare dibattiti nel mondo dello sport. Da un lato, c’è chi lo sostiene e lo considera un simbolo di perseveranza e resilienza; dall’altro, ci sono critiche e scetticismo nei suoi confronti. La sua storia è rappresentativa di una realtà complessa, in cui la lotta contro il doping e le ingiustizie nel mondo dello sport si intrecciano con la vita personale di un atleta.

Negli ultimi anni, Schwazer ha cercato di rimanere attivo anche al di fuori delle competizioni, partecipando a eventi pubblici dove condivide la sua esperienza e la sua lotta. La sua voce è diventata un punto di riferimento per molti giovani atleti che affrontano sfide simili. La sua determinazione e volontà di non arrendersi sono un esempio di come la resilienza possa prevalere anche nelle circostanze più avverse.

Il futuro di Schwazer rimane incerto, ma la sua volontà di andare avanti e di combattere per la verità è un messaggio potente. Nonostante le difficoltà, continua a sognare un ritorno alle competizioni e a far sentire la propria voce nel dibattito sul doping nello sport. Con l’attenzione della comunità sportiva e dei media puntata su di lui, Schwazer rappresenta non solo un atleta, ma anche un simbolo di speranza per chi crede nella giustizia e nella possibilità di riscatto.

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