La Federazione Italiana Scherma (FIS) ha recentemente celebrato l’inclusione nello sport con una straordinaria iniziativa in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, che si svolge ogni anno il 3 dicembre. Questo evento ha visto la partecipazione di Annalisa Minetti, una testimonial d’eccezione, che ha impugnato la spada per diventare Ambasciatrice della Scherma Non Vedenti. Il gesto di Minetti sottolinea l’importanza dell’inclusione e della visibilità per le persone con disabilità, dimostrando come lo sport possa unire e ispirare.
Annalisa Minetti: un esempio di inclusione
Annalisa Minetti, che nel 2000 ha conquistato la medaglia d’oro nei 1500 metri alle Paralimpiadi di Sydney, ha accolto con entusiasmo l’invito del presidente della FIS, Luigi Mazzone. Guidata dal maestro Giancarlo Puglisi, referente FIS per la Scherma Non Vedenti, Minetti ha partecipato a una lezione che ha rappresentato un momento di forte impatto emotivo. Il Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa a Roma è stato il palcoscenico di questa esperienza unica, dove il potere dello sport ha brillato.
Minetti ha dichiarato: “La scherma vista da chi non vede, ma sente tutto. La prima lezione di scherma per me è stata un’esperienza sorprendente, potente, elegante.” Le sue parole riflettono non solo la passione per lo sport, ma anche la volontà di sostenere la causa degli atleti non vedenti. Ha aggiunto: “Vivo lo sport come un ponte tra ciò che siamo e ciò che possiamo diventare, è stato un regalo immenso.”
L’importanza dell’inclusione nello sport
Il presidente Mazzone ha espresso la sua gratitudine nei confronti di Minetti, sottolineando il suo ruolo cruciale come ambasciatrice. Ha dichiarato: “Ringrazio Annalisa per averci regalato un’emozione straordinaria. L’entusiasmo, l’energia e la sua storia umana e professionale rappresentano un valore aggiunto per la scherma.” Le sue parole evidenziano l’impatto positivo dell’evento e il desiderio di promuovere una cultura sportiva inclusiva.
Oltre alla lezione di Minetti, l’evento ha visto la presenza di atleti olimpici, paralimpici e non vedenti presso il suggestivo Castel Sant’Angelo a Roma. Questo luogo, simbolo di storia e cultura, ha fornito un contesto ideale per mettere in luce il valore dell’inclusione nello sport. La FIS, nel 2026, celebrerà il 15° anno di federazione “integrata”, un traguardo significativo per l’attività inclusiva che permette a atleti in carrozzina, non vedenti e con disabilità intellettiva di praticare la scherma.
La scherma per non vedenti: un’opportunità di crescita
La scherma per non vedenti si basa su un sistema di guida acustica che consente agli atleti di orientarsi in pedana. Attraverso suoni e segnali, i schermidori possono adattarsi alle diverse situazioni di gara, dimostrando come la determinazione e l’allenamento possano superare qualsiasi barriera. Questo sport richiede grande disciplina e concentrazione, offrendo a chi ha disabilità visive l’opportunità di competere e mettersi alla prova.
Le iniziative della FIS non si fermano qui. La federazione è attivamente impegnata nella promozione di eventi e corsi di formazione per allenatori e atleti, al fine di ampliare la partecipazione e migliorare le tecniche di allenamento specifiche per la scherma non vedente. La sensibilizzazione della società su questi temi è fondamentale per creare un ambiente in cui tutti possano sentirsi accolti e valorizzati.
In un’epoca in cui l’attenzione verso la disabilità e l’inclusione è in costante crescita, l’iniziativa della FIS rappresenta un passo importante verso un futuro più equo e accessibile per tutti. La presenza di figure come Annalisa Minetti nel mondo della scherma non vedente è un esempio luminoso di come lo sport possa abbattere barriere e promuovere la solidarietà. Con il supporto di atleti, allenatori e appassionati, la scherma può continuare a essere un faro di speranza e opportunità per molti.
