Sarri riflette su torino e la premier: una sfida diversa dal titolo di campione

Maurizio Sarri, l’allenatore che ha guidato la Juventus alla vittoria del campionato di Serie A nella stagione 2019-2020, ha recentemente condiviso alcune riflessioni che hanno riportato l’attenzione sulla sua carriera e sulle esperienze passate in Inghilterra. In un’intervista al Sun, Sarri ha messo in luce le differenze tra il calcio italiano e quello inglese, esprimendo il desiderio di tornare a lavorare in Premier League. “Abbiamo vinto lo scudetto con la Juve, ma non è la stessa cosa della Premier League. L’Inghilterra è il massimo livello per giocatori, squadre, club, stadi e tifosi”, ha affermato.

l’esperienza al chelsea

La sua avventura al Chelsea, sebbene breve, è stata intensa e ricca di emozioni. In una sola stagione, Sarri ha portato i Blues a un:

  1. Terzo posto in campionato.
  2. Finale di Coppa di Lega.
  3. Vittoria dell’Europa League, conquistando un trofeo prestigioso.

Tuttavia, non sono mancate le difficoltà. La mancanza di stabilità all’interno del club e la situazione con il proprietario Roman Abramovich, che non poteva recarsi in Inghilterra a causa di restrizioni, hanno influenzato la sua decisione di lasciare Londra. “Volevo tornare in Italia perché la situazione al Chelsea non era facile”, ha spiegato Sarri.

il ritorno in italia

Il ritorno in Italia ha significato assumere la guida della Juventus, un club con una storia e una tradizione vincenti. Sotto la sua direzione, la Juve ha conquistato il nono scudetto consecutivo. Sarri ha confrontato l’esperienza italiana con quella inglese, affermando: “Se avessi l’opportunità di essere l’allenatore di una squadra a quello stesso livello, penso che potrei fare anche meglio”. Questa dichiarazione mette in evidenza la sua ambizione di competere ai massimi livelli e la convinzione che la Premier League rappresenti il vertice del calcio mondiale.

il rapporto con i giocatori

Un’altra parte interessante delle dichiarazioni di Sarri riguarda il suo rapporto con i giocatori al Chelsea. “I miei giocatori lì li ho amati tutti”, ha affermato, menzionando nomi come David Luiz e Antonio Rudiger, ma riservando una menzione speciale a Ruben Loftus-Cheek. “È stato molto, molto importante”, ha detto Sarri, evidenziando come gli infortuni abbiano limitato il potenziale del giovane centrocampista. “Penso che avrebbe potuto fare di più, ma gli infortuni sono stati un problema davvero grande per lui”, ha aggiunto, mostrando empatia verso le difficoltà vissute dal calciatore.

La nostalgia per la Premier League è palpabile nelle parole di Sarri, che riconosce come il calcio inglese offra un ambiente unico, non solo per il livello tecnico, ma anche per l’atmosfera che si respira negli stadi e per la passione dei tifosi. “Se dovessi avere una proposta concreta, non credo che potrei dire di no”, ha confessato, chiarendo che una nuova avventura nella terra della Brexit non sarebbe un’opzione da scartare.

Attualmente, Sarri è in attesa di una nuova opportunità, pronto a ricominciare. “Non so dove al momento, ma io e il mio staff siamo pronti”, ha dichiarato. Questo spirito di disponibilità e apertura verso il futuro è un chiaro segnale di come il tecnico sia motivato a tornare in campo, possibilmente in una lega che considera la crème de la crème del calcio mondiale.

Il fatto che Sarri non escluda un ritorno in Premier League sottolinea l’attrattiva che questa competizione ha su allenatori e calciatori di tutto il mondo. La Premier, con la sua combinazione di competizione serrata e palcoscenico globale, continua a esercitare un fascino irresistibile. Che si tratti di un club in cerca di riscatto o di un progetto ambizioso, le porte della Premier League sono sempre aperte per chi ha l’ambizione e la passione di competere ai massimi livelli.

In attesa di scoprire quale sarà il prossimo capitolo della carriera di Maurizio Sarri, è chiaro che il suo amore per il calcio e la sua voglia di vincere rimangono intatti. La sua esperienza in Premier League ha lasciato un segno indelebile, e il suo desiderio di tornare a calcare i campi inglesi potrebbe presto trasformarsi in realtà.

Change privacy settings
×