Categories: Motori

Russell sorprende tutti e conquista la pole a Montreal, Hamilton chiude quinto

Russell sorprende tutti e conquista la pole a Montreal, Hamilton chiude quinto - ©ANSA Photo

Il Gran Premio del Canada, che si svolge sulla leggendaria pista di Gilles Villeneuve a Montreal, ha riservato una sorpresa emozionante durante le qualifiche, con George Russell della Mercedes che ha conquistato la pole position. Con un giro finale straordinario, Russell ha fermato il cronometro su 1:10.899, portando la sua squadra, guidata dal team principal Toto Wolff, a posizionarsi tra le contendenti più forti, in particolare nei confronti delle McLaren, che avevano mostrato un ottimo passo nelle gare precedenti.

Questa pole è la sesta in carriera per il giovane pilota britannico e segna la fine di un digiuno che durava da ben dieci Gran Premi e 189 giorni. La sua prestazione non è stata solo una dimostrazione di velocità, ma anche di strategia e abilità nel momento cruciale. Russell ha fatto un mezzo miracolo, superando Max Verstappen, campione del mondo in carica con la Red Bull, che partirà al suo fianco in prima fila.

Le prestazioni dei piloti

Il giorno di qualifiche ha visto un’intensa battaglia non solo per la pole, ma anche per le posizioni di vertice. Ecco i risultati chiave:

George Russell (Mercedes) – Pole Position
Max Verstappen (Red Bull) – Secondo
Oscar Piastri (McLaren) – Terzo
Kimi Antonelli (Mercedes) – Quarto
Lewis Hamilton (Mercedes) – Quinto
Alex Albon (Williams) – Sesto
Lando Norris (McLaren) – Settimo
Charles Leclerc (Ferrari) – Ottavo

Oscar Piastri ha chiuso con il terzo tempo, mostrando di avere un buon ritmo. Tuttavia, nel suo ultimo giro lanciato, ha realizzato il miglior crono prima di essere superato da Russell e Verstappen. La seconda McLaren, guidata da Lando Norris, ha concluso le qualifiche in settima posizione, un risultato che ha deluso le aspettative, considerando le prestazioni recenti della scuderia.

Lewis Hamilton, il sette volte campione del mondo, ha chiuso in quinta posizione, esprimendo la sua frustrazione per non essere riuscito a trovare il giusto ritmo e non poter lottare per le prime posizioni come sperato. La Mercedes sembra aver trovato un buon equilibrio e potrebbe competere per il podio durante la gara.

La situazione in Ferrari

La Ferrari ha vissuto una qualifica altalenante. Charles Leclerc, che ha mostrato segnali di velocità nelle precedenti sessioni, ha dovuto accontentarsi dell’ottava posizione. Il pilota monegasco ha lamentato un errore in curva 6, che gli ha impedito di completare il suo ultimo giro in Q3 nel miglior modo possibile. La Ferrari si trova in una posizione di rincorsa, mentre le McLaren e le Mercedes sembrano avere il passo migliore.

Inoltre, le qualifiche sono state caratterizzate da un evento inaspettato durante la Q1, quando si è aperto il cofano della Williams di Alex Albon, costringendo a esporre la bandiera rossa e interrompere la sessione. I meccanici della Williams hanno rapidamente rimosso i detriti dalla pista, permettendo ad Albon di chiudere la sessione al sesto posto, un buon risultato considerato il momento di difficoltà.

L’atmosfera nel paddock

L’atmosfera nel paddock è elettrica, con i team che cercano di ottimizzare le strategie per la gara di domani. Le Mercedes, dopo aver faticato nelle prime gare della stagione, sembrano aver trovato il giusto assetto. Le McLaren, che erano state le dominatrici delle ultime gare, devono ora affrontare una maggiore pressione. La Ferrari, dal canto suo, dovrà lavorare sodo per recuperare il terreno perso e cercare di riportare un risultato positivo.

Montreal è conosciuta per le sue sorprese e per il suo pubblico appassionato, che non vede l’ora di assistere a una gara che potrebbe rivelarsi decisiva per la stagione. Con Russell in pole e le McLaren e Ferrari pronte a dare battaglia, ci si aspetta un Gran Premio emozionante, ricco di sorpassi e strategia. La lotta per il titolo di campione del mondo è ancora aperta, e ogni punto guadagnato sarà fondamentale per le ambizioni di ogni scuderia.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,