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Runjaic: il rigore ‘da arresto’ e l’importanza della calma

Luca Runjaic, allenatore del Lecce, ha recentemente affrontato le polemiche riguardanti il rigore assegnato alla sua squadra in una delle ultime sfide di campionato. Le sue dichiarazioni sono arrivate in risposta alle affermazioni di Marco Giampaolo, tecnico avversario, che ha definito la concessione del penalty “da arresto”, esprimendo frustrazione per la decisione arbitrale. Runjaic ha cercato di mantenere la calma, sottolineando che la rabbia è comprensibile, soprattutto in un campionato competitivo come la Serie A.

La frustrazione nel campionato di Serie A

“Capisco la rabbia del Lecce, combattono per ogni punto. Capisco la frustrazione”, ha dichiarato Runjaic. La lotta per la salvezza è un tema ricorrente nel campionato italiano, e il Lecce, neo-promosso nella massima serie, affronta ogni partita con la consapevolezza che ogni punto guadagnato è fondamentale per la propria permanenza.

Dopo la partita, il tecnico ha esortato tutti a mantenere la calma e a non lasciarsi travolgere dalle emozioni: “Dobbiamo stare calmi e non dare molto sfogo alle emozioni”. Questo richiamo alla serenità è cruciale in un ambiente calcistico, dove le tensioni possono facilmente sfociare in comportamenti poco professionali.

Riconoscere il lavoro degli arbitri

Runjaic ha poi parlato dell’arbitro, un professionista spesso sotto pressione dalle reazioni di giocatori e allenatori. “L’arbitro ha fatto il suo lavoro, a noi ci sono successi episodi simili in passato”, ha affermato. Questo riconoscimento della difficoltà del mestiere dell’arbitro è fondamentale, poiché le decisioni arbitrali possono cambiare l’andamento di una partita e, talvolta, l’intero corso di una stagione.

Il tecnico ha sottolineato che nel calcio ci sono momenti in cui le decisioni arbitrali non sono sempre chiare e che è importante imparare a gestire la frustrazione. “Io ho sempre detto questo. Fa parte del calcio, non è facile”, ha aggiunto. È un messaggio che invita a riflessioni più profonde sul rispetto reciproco nel mondo del calcio.

La sfida per la salvezza

La stagione in corso ha già visto il Lecce affrontare diverse sfide, tra cui il confronto con squadre più forti. La squadra salentina ha mostrato un buon spirito di combattimento, ma il percorso per la salvezza è ancora lungo e irto di insidie. Ogni partita porta nuove sfide e ogni decisione arbitrale può diventare un argomento di discussione accesa.

Inoltre, il campionato di Serie A è noto per la sua competitività. Le squadre che lottano per non retrocedere devono affrontare non solo le avversarie in campo, ma anche la pressione esterna e le aspettative dei tifosi. Runjaic sa bene che la calma e la lucidità sono fondamentali per guidare la sua squadra in questo contesto difficile. Ha invitato i suoi giocatori a mantenere la concentrazione sugli obiettivi e a non farsi distrarre da fattori esterni.

Il ruolo del VAR e il rispetto reciproco

La polemica sul rigore ha sollevato interrogativi riguardo all’utilizzo della tecnologia VAR nel campionato. Molti si chiedono se il VAR stia realmente migliorando la situazione o creando confusione. Runjaic ha riconosciuto la complessità di queste situazioni, sottolineando che la presenza della tecnologia non elimina le controversie, ma le sposta in un’altra dimensione.

In questo contesto, il rispetto per il lavoro degli arbitri diventa cruciale. Runjaic ha ribadito che spetta agli allenatori e ai giocatori supportare gli arbitri, riconoscendo le difficoltà che affrontano ogni fine settimana. “Noi da allenatori dobbiamo aiutarli”, ha affermato, un monito per mantenere un atteggiamento costruttivo e rispettoso nel mondo del calcio.

Attualmente, il Lecce si trova in una posizione delicata in classifica, e ogni partita è un’opportunità per accumulare punti preziosi. La gestione delle emozioni, sia in campo che fuori, sarà fondamentale per il proseguimento della stagione. Con la guida di Runjaic, la squadra cercherà di affrontare le sfide con una mentalità positiva, consapevole che il cammino verso la salvezza richiederà perseveranza e pazienza.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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