Rocchi: il rigore mancato nello scontro Svilar-Ostigard

Rocchi: il rigore mancato nello scontro Svilar-Ostigard

Rocchi: il rigore mancato nello scontro Svilar-Ostigard - ©ANSA Photo

Luisa Marcelli

30 Dicembre 2025

Nel mondo del calcio, le decisioni arbitrali sono sempre oggetto di dibattito e analisi, specialmente quando si tratta di situazioni controverse che possono influenzare l’andamento di una partita. Un recente episodio è emerso durante il match tra Roma e Genoa, in cui uno scontro tra il portiere giallorosso Mile Svilar e il difensore del Genoa Leo Ostigard ha sollevato non poche polemiche. Gianluca Rocchi, designatore arbitrale della Can, ha chiarito la questione in un’intervista a Open Var, sottolineando che, secondo il regolamento, si trattava di un rigore evidente.

il contesto dello scontro

Lo scontro si è verificato al termine del primo tempo, quando il punteggio era già favorevole alla Roma per 3-0. Svilar, nel tentativo di intervenire sul pallone, è arrivato in ritardo, colpendo Ostigard al volto. Nonostante la chiara evidenza della situazione, l’arbitro Di Bello ha deciso di non concedere il penalty, una decisione che ha suscitato sorpresa tra gli osservatori e malcontento tra i tifosi e i professionisti del settore.

Rocchi ha spiegato che, sebbene Svilar fosse in cerca del pallone, la sua azione era tardiva e ha comportato un contatto inaccettabile con l’avversario. “Questo per noi è rigore, perché è vero che Svilar cerca il pallone, ma è in ritardo, trovando il viso di Ostigard. Da regolamento è punibile con un penalty”, ha affermato Rocchi. Queste dichiarazioni mettono in luce un aspetto cruciale dell’arbitraggio moderno: l’importanza della formazione continua e della capacità di analizzare le situazioni di gioco in tempo reale, anche grazie all’ausilio della tecnologia VAR.

il ruolo del var

Il sistema VAR, introdotto nel calcio professionistico per garantire maggiore equità nelle decisioni arbitrali, ha l’obiettivo di ridurre gli errori umani. Tuttavia, come dimostra questo episodio, non sempre riesce a fare la differenza. Rocchi ha anche sottolineato che, in questo caso, sia il VAR che l’Avar non hanno individuato l’errore, confermando la decisione iniziale di Di Bello. Questo solleva interrogativi sulla formazione e sull’efficacia degli arbitri e dei collaboratori VAR, che devono essere in grado di valutare e interpretare le dinamiche di gioco con prontezza e precisione.

l’importanza della formazione arbitrale

La questione arbitrale non è nuova nel calcio italiano e sembra essere un tema ricorrente in ogni stagione. Negli ultimi anni, si sono susseguite numerose polemiche legate a decisioni contestate, che hanno portato a un dibattito acceso tra addetti ai lavori e tifosi. L’importanza del VAR è palese, ma la sua implementazione ha anche sollevato nuove critiche e discussioni, poiché non sempre le decisioni vengono riviste in modo accurato.

È fondamentale che gli arbitri siano non solo a conoscenza delle regole, ma anche capaci di interpretare le situazioni in modo oggettivo e tempestivo. La formazione continua diventa quindi un elemento cruciale per migliorare la qualità dell’arbitraggio e ridurre il numero di episodi controversi.

In un contesto più ampio, è interessante notare come la questione arbitrale possa influire non solo sulle singole partite, ma anche sull’intero campionato. Le decisioni sbagliate possono alterare le classifiche e avere ripercussioni sui club, sugli allenatori e sui giocatori coinvolti. La fiducia nel sistema arbitrale è essenziale per il buon funzionamento della competizione, e ogni errore può minare questa fiducia, creando un circolo vizioso di critiche e insoddisfazione.

La presenza di figure come Gianluca Rocchi, che si espongono pubblicamente per chiarire e spiegare le decisioni arbitrali, è un segnale positivo nel tentativo di migliorare la trasparenza e la comunicazione con i tifosi. Tuttavia, resta il fatto che il calcio è uno sport di emozioni e passione, e le controversie arbitrali continueranno a essere parte integrante del suo fascino, alimentando discussioni e dibattiti sia dentro che fuori dal campo.

La sfida per l’arbitraggio moderno è quindi quella di trovare un equilibrio tra l’uso della tecnologia e l’interpretazione delle regole, affinché si possano ridurre al minimo gli errori e garantire un gioco più equo e giusto. Mentre i tifosi continuano a seguire le loro squadre con passione e fervore, le decisioni arbitrali rimarranno sempre sotto i riflettori, pronte a scatenare reazioni e discussioni.

Change privacy settings
×