Rocchi avverte: il Var non deve diventare un’ossessione per gli arbitri

Rocchi avverte: il Var non deve diventare un'ossessione per gli arbitri

Rocchi avverte: il Var non deve diventare un'ossessione per gli arbitri - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

2 Dicembre 2025

Nel mondo del calcio, il dibattito sull’uso del Var (Video Assistant Referee) continua a suscitare polemiche e discussioni accese. Recentemente, Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri italiani, ha voluto chiarire la sua posizione sull’uso di questo strumento, sottolineando l’importanza di non esagerare con le chiamate per le on field review. La questione è emersa in seguito agli eventi controversi che hanno caratterizzato il finale della partita tra Milan e Lazio, in cui l’arbitro Giuseppe Collu è stato richiamato al monitor dal Var, scatenando l’ira di Massimiliano Allegri e portando alla sua espulsione.

la comunicazione e il messaggio di rocchi

Rocchi ha ammesso di aver forse trasmesso un messaggio poco chiaro riguardo alla frequenza con cui le on field review dovrebbero essere utilizzate. Ha dichiarato: “Quando ho parlato di un episodio da on field review in più, si intende due, tre, quattro situazioni in una stagione… Ai ragazzi lo dirò, me ne assumo la responsabilità, forse non sono stato chiaro fino in fondo in quello che volevo dire”. Questo mea culpa evidenzia la necessità di una comunicazione più precisa e di una gestione più oculata delle situazioni dubbie.

fragilità del sistema var

L’episodio in questione ha messo in luce la fragilità del sistema Var. Rocchi ha sottolineato che l’errore principale è stato del Var stesso, che non avrebbe dovuto chiamare l’arbitro per una revisione. Ha affermato: “Non so cosa sia scattato nella mente dei ragazzi. Sarebbe stato angolo per la Lazio e capisco l’arrabbiatura della società. Alla fine è stato commesso un errore minore, ma resta il fatto che è stata una situazione non gestita bene”. Questo mette in evidenza il potenziale caos che può derivare da una chiamata inappropriata.

Un altro punto critico sollevato da Rocchi riguarda la decisione di Collu di assegnare una punizione al Milan per un presunto fallo su Pavlovic. Rocchi ha osservato: “È un altro errore. Magari meno importante rispetto all’altro, ma rimane comunque una cosa non gestita bene”. Questo mette in evidenza la complessità delle decisioni arbitrali e il ruolo cruciale del Var come strumento di supporto, che deve essere utilizzato con criterio e responsabilità.

gestione della pressione sugli arbitri

Rocchi ha spiegato che l’episodio meritava un breve check di 15 secondi, poiché non presentava alcun grado di punibilità. Ha specificato: “Non è rigore, ma non è mai fallo alla difesa. La decisione giusta era il calcio d’angolo”, chiarendo che l’interpretazione dell’azione deve essere fatta con attenzione e senza fretta. Ha inoltre voluto mettere in evidenza che il fatto che il tiro di Romagnoli fosse diretto in porta non è un parametro di valutazione regolamentare valido.

Il discorso di Rocchi ha toccato anche un tema fondamentale: la gestione della pressione sugli arbitri. Ha affermato: “Non va bene mettere pressione agli arbitri e iniziare a protestare già prima che si vada al monitor. Capisco la tensione, ma dobbiamo mandare un ragazzo al monitor nella situazione più tranquilla possibile. Altrimenti, se non è sereno, non decide bene”. Questo aspetto è cruciale, poiché le emozioni e l’atmosfera di tensione possono influenzare negativamente le decisioni arbitrali.

proposte per migliorare il var

Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha proposto una soluzione per migliorare la situazione: “Mettiamo le postazioni Var dalla parte opposta rispetto alle panchine. L’arbitro deve prendere delle decisioni con una tranquillità diversa da quella che ho visto”. Questa proposta mette in evidenza la necessità di creare un ambiente più favorevole alla calma e alla lucidità, elementi essenziali per una corretta valutazione delle situazioni di gioco.

La questione del Var è diventata un tema centrale nel dibattito calcistico, e le dichiarazioni di Rocchi rappresentano un importante passo verso una riflessione più profonda su come gestire questo strumento. La tecnologia, sebbene possa fornire un supporto prezioso, non deve sostituire il buon senso e l’esperienza degli arbitri in campo. La ricerca di un equilibrio tra la tecnologia e l’interpretazione umana delle regole è fondamentale per garantire che il gioco rimanga il più giusto e fluido possibile.

In conclusione, la questione del Var e delle on field review è destinata a rimanere al centro del dibattito nel calcio moderno. Con il continuo sviluppo della tecnologia e l’evoluzione delle dinamiche di gioco, è essenziale che arbitri e designatori lavorino insieme per affinare le procedure e garantire che il calcio continui a essere uno sport avvincente e giusto, in cui le decisioni siano prese con la massima attenzione e responsabilità.

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