Il mondiale di Formula 1 è iniziato ma a catturare l’interesse dei tifosi è soprattutto il mercato piloti che impazza ormai da settimane
La Formula 1 è iniziata come tutti o quasi gli addetti ai lavori avevano pronosticato, vale a dire con una Red Bull inavvicinabile per chiunque e un Max Verstappen in grado di fare il vuoto fin da subito nella classifica piloti. Il ventiseienne pilota olandese si prepara a conquistare il quarto titolo mondiale consecutivo lasciando le briciole agli avversari.
La sensazione è che anche le prossime gare non potranno fare altro che certificare la schiacciante superiorità delle vetture di Milton Keynes nei confronti della concorrenza. Per questo motivo l’interesse di tifosi e appassionati di Formula 1 si sta spostando dalla pista al mercato piloti e alle trattative più o meno segrete andate in scena nelle ultime settimane.
Al centro dei principali incroci di mercato c’è in questo momento la Mercedes e di riflesso la stessa Red Bull. Se le fiamme divampate in seguito alle indiscrezioni legate a un possibile e clamoroso addio di Verstappen al termine della stagione e di un suo approdo altrettanto sensazionale alla corte di Toto Wolff si stanno spegnendo, sta riprendendo quota l’ipotesi di un addio di Sergio Perez.
Il trentaquattrenne pilota messicano ha il contratto in scadenza e un suo rinnovo allo stato attuale delle cose è tutt’altro che scontato. Nel caso in cui al netto delle rassicurazioni fornite di recente dal super consulente Helmut Marko, Sergio Perez fosse costretto a trovarsi un altro team, sarà interessante capire con chi la Red Bull lo sostituirà.
Secondo quanto dichiarato dall’imprenditore irlandese Eddie Jordan, fondatore dell’omonima scuderia che molto bene si comportò in Formula 1 nei primi anni novanta, a prendere il posto del pilota messicano non sarà l’italoaustraliano Daniel Ricciardo.
Nel suo intervento al al podcast Formula For Success, Jordan mette in dubbio perfino la conferma dell’ex McLaren al Racing Bulls F1 Team, la scuderia satellite della Red Bull che ha avuto un avvio di stagione piuttosto deludente.
“Daniel è una persona speciale – ha precisato Jordan -, ma questo non ti dà il diritto di essere il pilota della squadra. Sono solo preoccupato, perché dalla fine dell’era McLaren è cambiato completamente. Da allora, non c’è stato nulla che mi abbia convinto di voler investire i miei sudati soldi di sponsorizzazione per tenere Daniel”.
Infine, il monito indirizzato direttamente a Ricciardo: “Ha bisogno di un risultato, forse più di chiunque altro. Ha bisogno di ritrovare la giusta concentrazione altrimenti verrà sostituito, perché le prestazioni non sono all’altezza”.
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