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Retegui dice addio all’Atalanta: un’emozionante avventura con i colori nerazzurri

Nel mondo del calcio, i trasferimenti rappresentano un evento comune, ma quando un giocatore lascia un club che ha segnato un momento cruciale della sua carriera, le emozioni diventano palpabili. Mateo Retegui, l’attaccante argentino, ha recentemente salutato l’Atalanta, una delle squadre più rinomate della Serie A italiana, per intraprendere una nuova avventura con l’Al-Qadsiah, club saudita. Il suo messaggio di addio, condiviso su Instagram, ha generato reazioni di affetto e nostalgia tra i tifosi e gli appassionati di calcio.

Il messaggio di commiato di Retegui

Cari tifosi atalantini, grazie di cuore per tutto l’affetto che mi avete dimostrato in questo anno meraviglioso. È stato un onore indossare i colori di un grande club come l’Atalanta“, ha esordito Retegui, esprimendo il suo sincero apprezzamento per il supporto ricevuto. Durante la sua permanenza a Bergamo, Retegui ha messo in mostra le sue straordinarie capacità, contribuendo in modo significativo ai successi della squadra, che si è affermata come un punto di riferimento nel panorama calcistico italiano e europeo.

Inoltre, Retegui ha voluto estendere i suoi ringraziamenti a tutto il personale del club, sottolineando il ruolo fondamentale di ciascuno nel suo percorso di crescita. “Grazie allo staff medico, tecnico, ai magazzinieri, alla sicurezza e a tutte le persone che ci hanno aiutato a crescere ogni giorno”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza del lavoro di squadra e della comunità che circonda un club di calcio.

Riconoscimenti e gratitudine

Un passaggio particolarmente significativo del suo post è stato il riconoscimento della famiglia Percassi, proprietaria dell’Atalanta, e del direttore sportivo, Giovanni D’Amico. “Un grazie speciale alla famiglia Percassi e a D’Amico per la fiducia e l’opportunità”, ha scritto Retegui. Questo riconoscimento non è casuale: la famiglia Percassi ha puntato su Retegui, portandolo in Italia e dandogli la possibilità di dimostrare il suo valore in un campionato competitivo come la Serie A.

Retegui ha anche voluto esprimere la sua gratitudine ai compagni di squadra, affermando: “Ai miei compagni per il modo in cui mi hanno trattato e per aver raggiunto insieme grandi traguardi”. La chimica tra i giocatori è un aspetto fondamentale del calcio, e la stagione di Retegui con l’Atalanta è stata costellata di momenti di grande intensità e gioia, culminando in partite memorabili.

Un futuro luminoso in Arabia Saudita

L’Atalanta, sotto la guida dell’allenatore Gian Piero Gasperini, ha costruito un’identità forte e un gioco offensivo che ha attratto l’attenzione di molti. La squadra è conosciuta per il suo approccio proattivo, e Retegui si è integrato perfettamente in questo sistema, portando la sua visione e il suo istinto da attaccante. Le sue prestazioni hanno contribuito a mantenere l’Atalanta competitiva sia in campionato che nelle competizioni europee.

L’addio di Retegui segna un passaggio importante non solo per lui, ma anche per l’Atalanta, che deve ora affrontare la sfida di trovare un sostituto adeguato. La società bergamasca è nota per la sua abilità nel scoprire e valorizzare talenti, e non c’è dubbio che si metterà al lavoro per garantire che il ciclo continui.

La scelta di Retegui di trasferirsi in Arabia Saudita, in un contesto calcistico in rapida espansione, rappresenta anche un’opportunità di crescita personale e professionale. Negli ultimi anni, il campionato saudita ha attirato l’attenzione di molti giocatori di alto profilo, che vedono in questo movimento un modo per espandere i propri orizzonti. L’Al-Qadsiah, in particolare, ha investito notevolmente per rinforzare la propria rosa, cercando di competere ai massimi livelli nel proprio paese.

Vi porterò sempre con me. Mi mancherete! Un abbraccio da gol — Sempre Forza Atalanta!“, ha concluso Retegui. Questo saluto affettuoso ha toccato il cuore di molti tifosi, che continueranno a seguire la sua carriera con interesse. L’Atalanta ha lasciato un segno indelebile nel suo percorso, e ora i fan sperano di vedere Retegui brillare anche nella sua nuova avventura, portando con sé l’eredità di un anno indimenticabile a Bergamo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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