
Raspadori dice addio a Napoli: Vi voglio bene, guagliù - ©ANSA Photo
Il 2023 rappresenta un momento cruciale nella carriera di Giacomo Raspadori, attaccante che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del Napoli. Con un messaggio carico di emozioni, Raspadori ha salutato la città partenopea e i suoi tifosi, esprimendo profonda gratitudine per le esperienze vissute e i successi condivisi. “Abbiamo fatto la storia. Ve voglio bene guagliù”, ha scritto su Instagram, sottolineando il legame profondo instaurato con il club e la comunità.
Dopo tre stagioni trascorse con la maglia azzurra, Raspadori ha deciso di intraprendere una nuova avventura, trasferendosi in Spagna per giocare nell’Atletico Madrid. La notizia del suo trasferimento è stata ufficializzata dal club di Liga, che ha annunciato che il giovane attaccante indosserà la maglia dei Colchoneros per i prossimi cinque anni. Questo passo significativo offre a Raspadori l’opportunità di confrontarsi con un calcio diverso, portando con sé il ricordo di un periodo straordinario in Italia.
il legame con napoli
Nel suo messaggio, Raspadori ha messo in risalto l’importanza della comunità napoletana e come, nonostante la distanza, si sia sempre sentito parte integrante di una grande famiglia. “Quando parti e ti allontani dalla famiglia pensi di sentire la solitudine, invece qui mi sono reso conto di non essere mai solo”, ha spiegato. Le sue parole evidenziano la capacità di instaurare rapporti profondi, non solo con i tifosi, ma anche con tutto il personale che lavora dietro le quinte del club. Raspadori ha riconosciuto il contributo di tutti coloro che hanno reso possibile il suo percorso al Napoli, inclusi:
- La squadra medica
- I magazzinieri
- Gli allenatori e il personale tecnico
i successi al napoli
Il passaggio di Raspadori dal Sassuolo al Napoli nel 2020 ha segnato l’inizio di un’avventura che ha regalato momenti indimenticabili. Ha avuto la fortuna di vincere due scudetti in tre anni, un traguardo che ha esaltato la sua carriera e unito i tifosi in un’esperienza collettiva. La sua esultanza dopo i gol, l’impegno in campo e la dedizione hanno fatto di lui un beniamino del pubblico partenopeo. “Vincere due scudetti in tre anni è qualcosa di inimmaginabile”, ha dichiarato, ribadendo l’importanza di questi successi nella sua vita.
Inoltre, Raspadori ha condiviso un momento significativo della sua vita personale: la nascita di suo figlio. “Qui sono diventato papà e insieme a Elisa, abbiamo vissuto la gioia più grande della nostra vita”, ha confessato, aggiungendo un tocco di intimità al suo messaggio di addio. Questo legame familiare, unito all’affetto per Napoli, crea un legame emotivo che trascende il semplice rapporto tra un calciatore e una città.
il futuro in spagna
L’Atletico Madrid ha accolto Raspadori con entusiasmo, evidenziando le sue qualità e i suoi traguardi, tra cui la partecipazione agli Europei 2020 con la Nazionale italiana. La società ha sottolineato che Raspadori ha collezionato 109 presenze, segnando 18 gol e fornendo 10 assist, un bilancio che testimonia l’impatto avuto in Serie A.
Anche il Napoli ha voluto omaggiare l’attaccante attraverso un comunicato ufficiale, ringraziandolo per il suo contributo e per le emozioni regalate ai tifosi. “Grazie, Jack”, ha scritto il club, evidenziando l’affetto dei sostenitori. La partenza di Raspadori segna la fine di un’era, ma il suo nome rimarrà scolpito nella memoria collettiva dei tifosi.
Il futuro di Raspadori in Spagna si presenta promettente. La Liga è un palcoscenico di grande prestigio, e la sua capacità di adattarsi a nuovi schemi di gioco sarà messa alla prova. Tuttavia, il suo passato a Napoli lo ha preparato per affrontare questa nuova sfida, e i tifosi partenopei continueranno a seguirlo con affetto.
Con il saluto di Raspadori, Napoli perde un giocatore di talento e un uomo che ha incarnato lo spirito della città. Le sue parole, cariche di emozione, rimarranno nel cuore dei tifosi, mentre si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera con la maglia dell’Atletico Madrid. “Ve voglio bene guagliù” non è solo un addio, ma una promessa di mantenere vivo il legame con una città che ha dato tanto a lui e a cui lui ha restituito, in cambio, passione e dedizione.