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Ranieri: Siamo pronti a conquistare l’Europa

Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha rilasciato dichiarazioni significative dopo la vittoria della sua squadra contro il Genoa. Questa partita si è rivelata più complessa del previsto, ma ha portato a casa tre punti preziosi. L’arrivo di Philippe Vieira sulla panchina del Genoa ha reso gli avversari più compatti, aumentando le difficoltà per la Roma. Nonostante ciò, la squadra è riuscita a prevalere, anche se ha mostrato alcune vulnerabilità, come il gol subito su una palla inattiva. Ranieri ha commentato: “Abbiamo preso un gol su palla inattiva incredibile, ma fa parte del gioco del calcio”.

L’importanza di questo successo va oltre la classifica; riguarda anche il legame speciale con i tifosi. Ranieri ha sottolineato: “Volevamo comunque vincere anche solo per ringraziare i tifosi che di venerdì sera hanno riempito lo stadio. Dobbiamo fare di tutto per questa gente che ci ama a non finire”. Questo evidenzia quanto il supporto dei tifosi sia fondamentale per la squadra.

Il ruolo di Stephan El Shaarawy

Un altro punto saliente delle dichiarazioni di Ranieri è stato il ruolo di Stephan El Shaarawy, che è entrato in campo nel secondo tempo per dare nuova linfa alla squadra. Ranieri ha detto di considerarlo un giocatore esperto su cui può sempre contare: “El Shaarawy è uno degli esperti e so che ci posso sempre contare su di lui. Vedere come si allenano è stupendo. Ora mi servono tutti giocando ogni tre giorni”. Questo mette in evidenza l’importanza dell’esperienza all’interno del gruppo e la necessità di un ampio utilizzo della rosa in un periodo di partite ravvicinate.

Verso le sfide europee

Con il campionato che entra nel vivo e le competizioni europee che si avvicinano, Ranieri ha spostato l’attenzione sulle sfide future. “Penso di guardare sempre partita per partita. Ora avremo due gare importanti in Europa per cui cercheremo di fare risultato. I ragazzi sono pronti e stanno bene fisicamente e mentalmente. Vogliamo esserci”, ha dichiarato l’allenatore. Questo evidenzia la preparazione della squadra non solo sul piano atletico ma anche su quello psicologico, fondamentale per affrontare le pressioni delle competizioni internazionali.

La Roma si prepara dunque ad affrontare un periodo cruciale, con due partite di Europa League che potrebbero segnare il destino della squadra in questa stagione. La competizione europea è sempre stata un obiettivo rilevante per i giallorossi, e Ranieri è consapevole di quanto possa essere determinante il supporto del pubblico in questo cammino.

Un futuro incerto

Le dichiarazioni di Ranieri non si sono limitate alla parte tecnica e strategica, ma hanno incluso anche una nota personale riguardo il suo futuro. Quando è stato interpellato sulla possibilità di continuare la sua carriera di allenatore anche nella prossima stagione, ha risposto con ironia: “Lasciatemi in pace (ride, ndr). Io avevo già deciso un anno fa di voler smettere…”. Questa risposta ha suscitato sorrisi tra i giornalisti, ma ha anche messo in evidenza l’atteggiamento pragmatico di Ranieri, che preferisce concentrarsi sui risultati immediati piuttosto che sulle speculazioni a lungo termine.

La Roma, sotto la guida di Ranieri, ha dimostrato di avere una struttura solida e una mentalità vincente, elementi che possono fare la differenza in un periodo così impegnativo. Con un mix di giovani talenti e giocatori esperti, la squadra sembra essere ben equipaggiata per affrontare le sfide future. La prossima settimana sarà fondamentale, e i tifosi sono pronti a sostenere la loro squadra in ogni passo del cammino europeo.

Infine, il tecnico ha elogiato il lavoro svolto dalla sua squadra, evidenziando il miglioramento continuo e la volontà di affrontare ogni partita con la giusta mentalità. “Siamo qui per vincere e dare il massimo”, ha concluso Ranieri, lasciando intendere che la Roma è pronta a lottare per raggiungere i propri obiettivi, sia in campionato che in Europa.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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