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Rakitic annuncia il suo ritiro a 37 anni: un addio al calcio che ha incantato il mondo

Ivan Rakitic, uno dei calciatori più emblematici della generazione d’oro croata, ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dal calcio professionistico all’età di 37 anni. L’ex centrocampista del Barcellona e del Siviglia ha deciso di chiudere la sua carriera dopo un’ultima stagione con l’Hajduk Spalato, il club che lo ha lanciato nel grande calcio. La notizia ha suscitato un’ondata di emozione tra i tifosi e i colleghi, che lo ricordano per la sua classe, la sua visione di gioco e la sua dedizione al lavoro di squadra.

In un toccante messaggio pubblicato su Instagram, Rakitic ha condiviso i suoi sentimenti riguardo alla fine della sua carriera. “Caro calcio, mi hai dato più di quanto avrei mai potuto sognare. Amici, emozioni, gioie e lacrime… Ora è il momento di dirti addio. Perché anche se mi allontano da te, tu non ti allontanerai mai da me. Grazie, calcio”, ha scritto, esprimendo una gratitudine profonda per tutto ciò che il gioco gli ha regalato. Le sue parole risuonano non solo tra i suoi fan, ma anche tra quelli che hanno avuto il privilegio di giocare al suo fianco.

Una carriera straordinaria

Rakitic ha avuto una carriera straordinaria che si è estesa per quasi 20 anni, durante i quali ha collezionato una miriade di successi. Tra i suoi trofei più prestigiosi si annoverano:

  1. Champions League con il Barcellona nel 2015
  2. Due Europa League con il Siviglia, conquistate nel 2014 e nel 2023

La sua abilità nel controllare il centrocampo e la sua capacità di fornire assist precisi lo hanno reso un giocatore chiave in entrambe le squadre. Nato a Mohorje, in Croazia, Rakitic ha iniziato la sua carriera giovanile nell’FC Basel, dove ha attirato l’attenzione grazie alle sue prestazioni promettenti. Il suo trasferimento in Spagna, prima al Siviglia e poi al Barcellona, ha segnato l’inizio di un’era di successi straordinari.

Un impatto duraturo

La sua carriera internazionale con la nazionale croata è stata altrettanto notevole. Rakitic è stato un pilastro della squadra durante il periodo d’oro del calcio croato, culminato nella storica finale dei Mondiali 2018, in cui la Croazia è stata sconfitta dalla Francia. In quell’occasione, Rakitic ha dimostrato la sua capacità di giocare sotto pressione, contribuendo in modo significativo al percorso della squadra verso la finale. La sua intesa con Luka Modric, altro grande nome del calcio croato, ha rappresentato uno dei duetti più efficaci della storia recente del calcio.

La stagione finale di Rakitic con l’Hajduk Spalato è stata un ritorno alle origini per il centrocampista, dopo una breve esperienza in Arabia Saudita con l’Al-Shabaab, dove ha giocato solo otto partite. Il ritorno in patria ha rappresentato non solo un’occasione per chiudere il cerchio, ma anche un modo per restituire qualcosa alla sua comunità e ai giovani calciatori che aspirano a seguire le sue orme.

Un esempio di professionalità

Sebbene la sua carriera sia giunta al termine, il suo impatto sul calcio va oltre i trofei e le vittorie. Rakitic è stato un esempio di professionalità e dedizione, e il suo approccio umile e rispettoso nei confronti del gioco ha guadagnato il rispetto di molti. La sua capacità di rimanere concentrato e motivato, anche nei momenti difficili, è stata una lezione per molti giovani calciatori in tutto il mondo.

Con il suo ritiro, il calcio perde non solo un grande giocatore, ma anche un grande uomo che ha saputo incarnare i valori dello sport. Rakitic ha ispirato generazioni di calciatori e continuerà a farlo anche dopo la sua carriera, grazie all’eredità che lascia. La sua storia è un esempio di come la passione, il talento e l’impegno possano portare a risultati incredibili, e il mondo del calcio non lo dimenticherà facilmente.

Luisa Marcelli

Luisa è una redattrice sportiva appassionata di tutto ciò che produce un rombo di motore. Nel corso degli anni, Luisa ha maturato un'esperienza significativa lavorando per alcune delle testate più prestigiose nel campo dell'automobilismo e delle moto, coprendo eventi nazionali e internazionali che spaziano dalla Formula 1 al MotoGP, fino alle rally e alle competizioni di auto storiche. Grazie alla sua conoscenza approfondita della tecnica, della storia e delle innovazioni del mondo motoristico, è diventata un punto di riferimento per gli appassionati, sempre pronta a condividere insights unici e approfondimenti coinvolgenti. Oltre al suo lavoro di redazione, Luisa ama partecipare a incontri e conferenze del settore, dove apprezza discutere delle ultime tendenze e tecnologie con esperti e appassionati. Nel suo tempo libero, si dedica alla guida sportiva e alla scoperta di nuovi tracciati, perché per lei il motore non è solo lavoro ma una vera e propria vocazione. In Wigglesport, Luisa porta tutta la sua esperienza e passione, offrendo ai lettori articoli che combinano analisi tecnica e narrazione avvincente, il tutto condito dalla sua inesauribile energia e curiosità. Per chi condivide la sua passione o desidera avvicinarsi al fantastico mondo dei motori, Luisa Marcelli è la voce giusta da seguire.

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