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PSV sorprende la Juve e conquista la qualificazione con un 3-1 emozionante

La maledizione della Champions League continua a colpire le squadre italiane, con la Juventus che si aggiunge a Milan e Atalanta nella lista delle formazioni eliminate dalla competizione. L’epilogo per i bianconeri arriva in Olanda, dove il PSV Eindhoven si impone con un netto 3-1, qualificandosi così per gli ottavi di finale. L’uscita della Juventus rappresenta un ulteriore segnale di difficoltà per il calcio italiano a livello europeo, lasciando ora l’Inter come unica speranza per il nostro paese in Champions.

Analisi del match

Il match si presenta subito intenso, con entrambi gli allenatori, Thiago Motta per la Juventus e Peter Bosz per il PSV, che scelgono di ripartire dalle formazioni schierate una settimana prima. Motta, costretto a rinunciare a Douglas Luiz per infortunio, opta per Koopmeiners, mentre introduce Conceicao al posto di Yilidz. Dall’altra parte, Bosz si affida a Boscagli in difesa, abbandonando Obispo. La tensione è palpabile già dai primi minuti, con il Philips Stadion che offre un’atmosfera infuocata.

Un episodio chiave si verifica dopo soli 12 minuti di gioco: Veiga, uno dei giocatori più promettenti del PSV, è costretto a lasciare il campo per un infortunio al polpaccio. Entra al suo posto Cambiaso, e Kelly si sposta nel ruolo di centrocampista accanto a Gatti. Nonostante l’inizio promettente, la Juventus fatica a imporsi e a creare vere occasioni da gol. I bianconeri riescono a contenere i primi assalti olandesi, ma le loro offensive sono spesso inefficaci.

Momenti chiave del match

  1. 28′: Il primo tiro verso la porta avversaria arriva quando Cambiaso prova la conclusione, ma il portiere del PSV, Benitez, riesce a respingere.
  2. Kolo Muani ha un’altra occasione, ma non riesce a capitalizzare un assist di Koopmeiners.
  3. Nella ripresa, il PSV aumenta la pressione e Kolo Muani ha un’altra chance, ma viene fermato da Benitez.
  4. Lang serve Perisic, che segna il gol del vantaggio per gli olandesi, portando il punteggio sul 2-1 complessivo.

La Juventus trova un’improvvisa reazione: Weah sfodera un tiro potente da distanza, ma l’arbitro annulla il gol per fuorigioco. Tuttavia, il VAR interviene, stabilendo che Kelly non era attivo nella fase di gioco, e il gol viene convalidato, portando il punteggio sul 2-1. La gioia bianconera dura poco, poiché dieci minuti più tardi Saibari segna, riportando il PSV in vantaggio e costringendo la Juventus a inseguire nuovamente.

La sconfitta della Juventus

Con il punteggio fissato sull’1-2, la partita si sposta ai tempi supplementari. Thiago Motta prova a dare una scossa alla sua squadra con l’ingresso di Mbangula al posto di Cambiaso. La Juventus sembra in difficoltà e il PSV capitalizza la propria superiorità: al 98′, Flamingo sfrutta un errore della difesa bianconera e segna il terzo gol, mettendo in discussione le speranze di rimonta della Juve.

Nei successivi minuti, il PSV sembra dominare il gioco. La Juventus, pur cercando di reagire, non riesce a trovare il bandolo della matassa. Vlahovic ha un’opportunità d’oro nel recupero, ma colpisce un clamoroso palo da pochi passi, un episodio che riassume la serata sfortunata dei bianconeri. L’allenatore olandese Bosz decide di rinforzare la difesa, inserendo Obispo, mentre la Juventus continua a cercare disperatamente il gol che potrebbe riaprire la partita.

L’ultima chance per i bianconeri giunge al 113′, quando Thuram si presenta davanti al portiere avversario, ma il suo tiro finisce alto. Il finale è un’inevitabile sconfitta per la Juventus, che ora si trova a dover affrontare una nuova realtà dopo il fallimento in Europa. Con il PSV Eindhoven che avanza agli ottavi di finale, l’attenzione si sposta sull’unica squadra italiana rimasta nella competizione, l’Inter, che dovrà cercare di mantenere alta la bandiera del calcio italiano in Europa.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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