Sinner, cala il sipario sulla polemica che ha tenuto banco per svariate settimane: adesso basta, giustizia è fatta.
Titoloni strillati, post sui social al veleno e campagne denigratorie d’ogni genere. È vero che è stato un anno straordinario sotto ogni punto di vista, ma non si può certo dire che sia stato tutto rose e fiori. Non corrisponderebbe minimamente, purtroppo, alla realtà dei fatti.
Perché c’è stato un momento in cui Jannik Sinner era sì sulla bocca di tutti, proprio come adesso, solo che non per i suoi meriti sportivi o per i suoi successi. Chi segue il tennis ricorderà bene, infatti, che sul finire dell’estate il campione altoatesino è stato al centro di una polemica che è andata avanti per diverse settimane. Era settembre quando, all’indomani degli Us Open, il nativo di San Candido aveva annunciato che non avrebbe indossato la maglia azzurra in occasione della fase a gironi della Coppa Davis.
Il capitano dell’Italtennis, Filippo Volandri, lo aveva convocato, ovviamente, ma Sinner aveva preferito declinare l’invito e concedersi un po’ di tempo per recuperare dopo la parentesi americana. Un forfait che gli italiani avevano vissuto come un affronto e che Sinner – come senz’altro si ricorderà – aveva pagato a carissimo prezzo. Gli sono piovute addosso talmente tante di quelle critiche che se solo avesse saputo che trattamento gli sarebbe stato riservato avrebbe preso, forse, un’altra decisione.
Sinner, cala il sipario sulla polemica dell’anno: giustizia è fatta
Col senno di poi sappiamo che, al netto del suo no, tutto è filato per il verso giusto. I suoi compagni di squadra hanno superato la fase a gironi anche senza di lui e poi, in finale, grazie al contributo preziosissimo e determinante di Sinner, sono riusciti ad imporsi e a riportare a casa, dopo 47 anni, la tanto ambita insalatiera.
La vittoria a Malaga dovrebbe aver cancellato le polemiche dello scorso mese di settembre, ma le ferite non si rimarginano tanto facilmente. E ne sa qualcosa Simone Vagnozzi, coach di Jannik, che intervistato da OA Sport non ha potuto fare a meno di tornare sull’argomento e di dire la sua su quanto accaduto. Con una piccola stoccata, doverosa, ai detrattori che hanno messo in moto la macchina del fango ai danni dell’altoatesino.
“La polemica di Coppa Davis – ha detto l’allenatore del numero 1 d’Italia – non ha fatto piacere. Io, come allenatore, posso dire a Jannik che le risposte vanno date sul campo. Ed è quello che lui ha fatto. Quindi non vorrei rientrare troppo nella polemica, ormai è una cosa passata. L’unica cosa che ha dato un po’ fastidio è che è andata un po’ sul ragazzo, invece che sulla scelta. Le scelte possono essere sempre criticabili, però il ragazzo penso che sia da esempio per tanti ragazzini in tutto il mondo. Adesso ha anche vinto il premio dei fan dall’ATP, quindi penso che sia un ragazzo che è visto bene, che è un esempio per tutti. Quindi penso che come italiani dobbiamo essere molto orgogliosi di avere un ragazzo che porta il tricolore in giro per il mondo così”. Della serie rimaneva giusto da togliersi qualche sassolino dalla scarpa…