
Pogacar risorge e conquista il tris alle Strade Bianche 2025 - ©ANSA Photo
Niente sembra poter fermare Tadej Pogacar, il giovane prodigio sloveno che continua a stupire il mondo del ciclismo con le sue straordinarie imprese. La Strade Bianche 2025, una delle corse più affascinanti e impegnative del calendario ciclistico, ha visto il campione del mondo trionfare per la terza volta consecutiva nella sua carriera, un’impresa che fino ad oggi era riuscita solo al leggendario Fabian Cancellara.
Dopo aver dominato il Giro degli Emirati Arabi Uniti all’inizio della stagione, Pogacar è arrivato in Toscana come il grande favorito. L’evento, noto per i suoi suggestivi tratti di sterrato e per il suo percorso tortuoso, ha messo alla prova le abilità e la determinazione di tutti i corridori. Eppure, nessun ostacolo, nemmeno le cadute, sembra poter fermare la corsa inarrestabile di Pogacar.
La drammatica caduta
La gara ha preso una piega drammatica a circa 50 chilometri dal traguardo, quando il ciclista della UAE Team Emirates è scivolato in curva, volando fuori strada. I momenti immediatamente successivi alla caduta sono stati di grande preoccupazione: Pogacar, visibilmente provato, si è rialzato con abrasioni evidenti su spalla, braccio e gamba sinistri. Tuttavia, la sua determinazione è stata più forte del dolore e, con la maglia stracciata, ha risalito in sella per riprendere la corsa.
“Non è il modo migliore per vincere una gara,” ha commentato Pogacar, il cui spirito combattivo è stato evidente fin dai primi momenti dopo l’incidente. “Ora che ho tagliato il traguardo, mi fa male, ma spero che non ci siano conseguenze.” Nonostante la scivolata, ha dimostrato una resilienza incredibile, richiamando alla mente le sue precedenti prestazioni, in particolare quella dell’anno scorso, quando aveva vinto con una fuga solitaria di ben 80 chilometri.
La rimonta verso la vittoria
Dopo il suo recupero, Pogacar ha iniziato a inseguire Tom Pidcock, il leader della corsa, che aveva accumulato un vantaggio di oltre mezzo minuto. Con una strategia calcolata, lo sloveno ha raggiunto Pidcock poco dopo e, approfittando di una salita a circa venti chilometri dall’arrivo, ha dato il via a una nuova accelerazione. La sua ascensione sul Colle Pinzuto è stata decisiva, lanciandolo verso la vittoria con un vantaggio sempre crescente. Alla fine, ha tagliato il traguardo in Piazza del Campo, accolto da una folla entusiasta, con un sorriso che rifletteva la gioia di una vittoria conquistata con grande sforzo.
- Pogacar ha vinto per la terza volta consecutiva.
- Pidcock ha concluso al secondo posto, con un distacco di oltre un minuto.
- Tim Wellens ha chiuso sul podio al terzo posto.
- Davide Formolo è stato il migliore tra gli italiani, giungendo quattordicesimo.
Le sfide future
Nonostante la delusione per i rappresentanti azzurri, la Strade Bianche 2025 ha messo in evidenza ancora una volta il talento e la determinazione di Pogacar, il quale ora guarda avanti con ambizione alle prossime sfide. La sua attenzione si sposta sulla Milano-Sanremo, in programma il 22 marzo, una delle poche corse che ancora non ha conquistato e che rappresenta un obiettivo importante nel suo palmarès.
La gara femminile ha visto un altro spettacolare showdown, con la vittoria della talentuosa olandese Demi Vollering, che ha trionfato per la seconda volta nella sua carriera nella Strade Bianche, dopo il successo del 2023. Vollering ha superato sul traguardo la sua connazionale Anna Van der Breggen e la francese Pauline Ferrand-Prevot, dimostrando una volta di più il dominio delle cicliste olandesi nelle gare di questo livello. Per le italiane, la più attesa, Elisa Longo Borghini, ha avuto una giornata sfortunata, chiudendo ben lontano dalle posizioni di vertice.
La Strade Bianche 2025, con le sue emozioni e colpi di scena, ha confermato la sua posizione di rilievo nel panorama ciclistico internazionale, offrendo uno spettacolo avvincente a tutti gli appassionati di ciclismo. La storia di Pogacar, sempre capace di rialzarsi e sorprendere, continua a scriversi, arricchendo ulteriormente il suo già straordinario curriculum sportivo.