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Pogacar risorge dopo la caduta e conquista il tris nella Strade Bianche 2025

Nella splendida cornice della Toscana, Tadej Pogacar ha confermato il suo status di campione, conquistando la Strade Bianche 2025 con una prestazione che ha lasciato il segno. Già campione del mondo e vincitore delle edizioni del 2022 e 2024, Pogacar ha dimostrato ancora una volta la sua incredibile resilienza, affrontando una caduta drammatica e rialzandosi per trionfare. Questo tris di vittorie lo colloca accanto al leggendario Fabian Cancellara, unico ad aver raggiunto un simile traguardo.

una corsa difficile e imprevedibile

Pogacar è giunto alla Strade Bianche dopo aver impressionato al Giro degli Emirati Arabi Uniti, dove ha mostrato le sue doti di dominatore. La corsa, famosa per i suoi tratti di sterrato e il percorso tortuoso tra le colline senesi, richiede non solo potenza, ma anche una strategia ben definita e una resistenza mentale. Quest’anno, la competizione si è rivelata più impegnativa del previsto, ma Pogacar ha affrontato ogni imprevisto con una determinazione esemplare.

  1. A 50 chilometri dal traguardo, una caduta in curva ha quasi compromesso la sua corsa.
  2. Nonostante le abrasioni e il braccio sanguinante, ha dimostrato un incredibile spirito combattivo.
  3. Dopo la caduta, ha ripreso la corsa e ha iniziato a inseguire Tom Pidcock, che aveva guadagnato un vantaggio di oltre mezzo minuto.

una strategia vincente

Una volta raggiunto Pidcock, Pogacar ha iniziato a studiare il momento giusto per attaccare. La sua strategia si è rivelata vincente quando, a circa venti chilometri dall’arrivo, ha sfruttato la salita del Colle Pinzuto come trampolino di lancio per lanciarsi verso Siena. La sua accelerazione ha lasciato gli avversari indietro, accumulando un vantaggio decisivo.

Pogacar ha tagliato il traguardo in Piazza del Campo, accolto da un’esplosione di gioia da parte dei tifosi. Pidcock, secondo classificato, è arrivato con oltre un minuto di ritardo, seguito dal belga Tim Wellens, terzo a più di due minuti. Nonostante le difficoltà, Pogacar ha dimostrato che la vera forza di un campione non si misura solo nei successi, ma anche nella capacità di rialzarsi dopo una caduta.

il futuro e le sfide da affrontare

Purtroppo, la Strade Bianche 2025 non è stata una giornata fortunata per i colori azzurri. I corridori italiani hanno affrontato diverse difficoltà, con Diego Ulissi e Christian Scaroni costretti al ritiro a causa di cadute, mentre Alberto Bettiol ha abbandonato la gara per problemi meccanici. L’unico a portare avanti la bandiera italiana nella classifica finale è stato Davide Formolo, che ha concluso in quattordicesima posizione. Questo risultato lascia un po’ di amaro in bocca, ma Formolo avrà sicuramente l’opportunità di rifarsi alla Tirreno-Adriatico, in programma dal prossimo lunedì.

Intanto, Pogacar guarda già avanti, con la mente rivolta alla Milano-Sanremo, in programma il 22 marzo. Nonostante i successi, il corridore della UAE Emirates sa che ogni gara porta con sé nuove sfide e rivali da affrontare. Le sue parole di incoraggiamento dopo la vittoria, nonostante le ferite fisiche, risuonano come un mantra: “Ero preoccupato quando mi sono rialzato, ma alla fine è andato tutto bene”.

Anche la gara femminile ha offerto emozioni forti, con la vittoria dell’olandese Demi Vollering (FDJ-Suez), che ha bissato il successo del 2023. Ha preceduto le connazionali Anna Van der Breggen e la francese Pauline Ferrand-Prevot. La presenza italiana in questa competizione è stata deludente, con Elisa Longo Borghini che ha vissuto una giornata negativa, inaspettatamente lontana dai vertici. La Strade Bianche 2025 ha così messo in luce non solo il talento di Pogacar, ma anche le sfide che tutti i corridori devono affrontare nel mondo del ciclismo professionistico.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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