
Pisacane: il Cagliari come trampolino di lancio per nuove opportunità - ©ANSA Photo
Fabio Pisacane è il nuovo allenatore del Cagliari, e la sua emozione è palpabile. Durante la presentazione ufficiale alla stampa, il tecnico ha condiviso il suo entusiasmo e la sua visione per la squadra, un club che per lui rappresenta un traguardo importante. “Spesso la vita ti dà sorprese bellissime. Per me questo club è sempre stato un punto di arrivo”, ha dichiarato, esprimendo sia la gioia che la responsabilità che comporta il nuovo incarico.
la carriera di pisacane
La carriera di Pisacane come calciatore è stata ricca di esperienze significative. Dopo aver iniziato nel settore giovanile del Napoli, ha accumulato esperienza in diverse squadre, tra cui la Juve Stabia e il Carpi, prima di approdare al Cagliari nel 2017. La sua carriera da giocatore si è interrotta nel 2021, quando ha deciso di passare dietro la scrivania, avviando un percorso di formazione come allenatore. Ha recentemente completato il corso UEFA Pro, un passo fondamentale per chi aspira a una carriera nel coaching ai massimi livelli.
la visione di gioco
Pisacane ha parlato della paura che accompagna questo nuovo ruolo, ma ha sottolineato che si tratta di una “paura sana”. “L’ho avuta da giocatore, da allenatore della Primavera. Nella giusta dose, la paura ci deve essere”, ha affermato. Questo approccio riflette la sua maturità e la sua consapevolezza del compito che lo attende, in un club che ha una storia ricca e una tifoseria appassionata.
Una delle domande più frequenti nei primi giorni del suo incarico è stata riguardo al gioco che intende proporre. “Il concetto di modulo è superato”, ha chiarito Pisacane. “Magari è valido per la fase difensiva, ma io voglio una razionale occupazione degli spazi. Vedo una squadra compatta senza palla, ma coraggiosa con la palla”. Questa visione del gioco moderno, che privilegia la fluidità e l’adattamento rispetto a schemi rigidi, è in linea con le tendenze attuali nel calcio europeo.
il legame con i tifosi e i giocatori
Le prime sensazioni di Pisacane riguardo al suo nuovo ruolo sono di forte responsabilità. “Sappiamo che la nostra tifoseria è unica”, ha detto, evidenziando l’importanza del legame tra la squadra e i suoi sostenitori. La campagna abbonamenti ha suscitato entusiasmo, e il tecnico è determinato a ripagare la fiducia dei tifosi. “Non prometto nulla, voglio servire il Cagliari e non servirmi del Cagliari”, ha sottolineato, ponendo l’accento su un approccio etico e responsabile alla guida della squadra. L’obiettivo, come ha specificato, è rendere orgogliosi i tifosi, sia in casa che in trasferta.
Pisacane ha anche parlato dei singoli giocatori, mostrando una particolare attenzione nei confronti di alcuni di essi. Ecco alcuni punti salienti:
- Gaetano: Ha bisogno di giocare senza vincoli tattici che rischiano di imprigionarlo.
- Prati: Ha grande fiducia nel giocatore, affermando che non ha ancora espresso il suo reale valore.
La squadra è composta anche da alcuni volti noti per Pisacane, che ha avuto il piacere di ritrovare cinque ex compagni di squadra: Pavoletti, Deiola, Zappa, Rog e Marin. Nonostante i cambiamenti nei ruoli, ha affermato che il rispetto e la stima reciproca rimangono inalterati. Questo aspetto umano è fondamentale in un ambiente di lavoro come quello del calcio, dove le relazioni interpersonali possono influenzare notevolmente le performance.
Il Cagliari si trova in un momento cruciale della sua storia, con l’obiettivo di tornare a competere ai vertici del campionato. La squadra ha affrontato diverse sfide negli ultimi anni, passando attraverso alti e bassi che hanno messo alla prova la tenacia dei giocatori e della dirigenza. Con Pisacane al timone, c’è la speranza di una nuova era, caratterizzata da un gioco offensivo, una forte identità di squadra e un legame profondo con la tifoseria.
La figura di Pisacane rappresenta un ponte tra passato e futuro per il Cagliari. La sua esperienza da calciatore e la sua recente formazione come allenatore possono risultare decisive per il rilancio della squadra. L’entusiasmo che trasmette, unito alla sua voglia di apprendere e di adattarsi, potrebbero essere la chiave per affrontare le sfide che attendono il club. L’inizio della stagione sarà un banco di prova importante per il nuovo tecnico e per la sua squadra, che dovranno dimostrare di essere pronti per il campionato.