Situazione difficile in casa Milan: Stefano Pioli è spalle al muro. Lo spogliatoio rossonero è una polveriera, il tecnico rischia l’esonero
In casa Milan c’è da fare i conti con una situazione difficile e potenzialmente esplosiva. Da dopo la sosta i rossoneri hanno affrontato tre big match uscendo quasi ovunque con le ossa rotte. Sconfitta casalinga con la Juve, sconfitta a Parigi in Champions League e rimonta subita a Napoli con rischio beffa nel finale dopo aver dominato un tempo. Vero che i nomi delle rivali erano tre top team europei, ma fare brutta figura in tutti i tre match forse è un po’ troppo.
Il Milan è passato in una settimana dal primo posto in classifica al terzo a -3 dall’Inter capolista. Alcuni tifosi iniziano a chiedere la testa dell’allenatore e la posizione dello stesso Pioli non sembra più salda come un tempo. Il rischio esonero al momento non sembra esserci ma chissà più avanti, soprattutto se non dovessero arrivare risultati immediati a partire dall’incrocio di “San Siro” con l’Udinese di sabato sera. Ma i problemi non sarebbero solo di campo.
Pioli spalle al muro, lo spogliatoio del Milan è una polveriera
La sensazione è che lo spogliatoio rossonero si stia trasformando sempre più in una polveriera mettendo spalle al muro il tecnico davanti alle proprie responsabilità. Tre casi fanno una prova bella grossa: c’è malcontento e qualcosa da registrare.
Già dopo il PSG le parole di Calabria avevano fatto montare il primo caso, spento subito dallo stesso Pioli che nella conferenza stampa pre-Napoli aveva parlato di confronto costruttivo e nervi tesi perché si voleva fare il bene del Milan. Ora però altri due casi sono emersi durante il confronto del “Maradona” e riguardano due pezzi da novanta come Giroud e Leao. L’attaccante, autore di una doppietta contro il Napoli, al momento della sostituzione ha iniziato ad inveire contro la panchina per poi sedersi da solo in disparte, molto deluso e arrabbiato.
La seconda reazione plateale ad un cambio lo ha avuto il portoghese, andando a chiedere spiegazioni a Pioli. Il tecnico ha riferito nelle interviste post match che gliele avrebbe date in privato, ma è palese il malcontento generale che c’è nello spogliatoio rossonero. Scene così plateali ai cambi significa anche non digerire le scelte dell’allenatore. Ecco perché urge ritrovare un’armonia di spogliatoio sacra. Pioli sicuramente si farà sentire ma intanto avanzano minacciose le nubi sul suo futuro.