Pietrangeli: l’addio emozionante con le melodie di Aznavour

Pietrangeli: l'addio emozionante con le melodie di Aznavour

Pietrangeli: l'addio emozionante con le melodie di Aznavour - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

3 Dicembre 2025

La camera ardente dedicata a Nicola Pietrangeli, una delle figure più emblematiche del tennis italiano, si è aperta questa mattina al Foro Italico, nel campo a lui intitolato. Il feretro è giunto poco prima delle 9, accolto da una cerimonia semplice ma carica di significato. A fare da cornice a questo momento di grande commozione, il trofeo della Coppa Davis vinta nel 1976, quando Pietrangeli era capitano della squadra italiana, simbolo di un’epoca d’oro per il tennis azzurro.

La scelta del luogo non è casuale: il Foro Italico è stato il palcoscenico di tante delle sue conquiste e rappresenta un pezzo della storia del tennis italiano. Attorno al feretro, sono stati disposti dei fiori bianco-azzurri, i colori della bandiera italiana, a sottolineare l’affetto e il rispetto che Pietrangeli ha guadagnato nel corso della sua carriera. Un maxi schermo ha trasmesso le immagini che raccontano la sua straordinaria vita, mentre le note di Charles Aznavour, il cantautore armeno-francese molto amato da Pietrangeli, hanno riempito l’aria, creando un’atmosfera di intima celebrazione.

un tributo significativo

“È tutto come voleva lui”, ha dichiarato con voce rotta dal dolore il figlio Marco, presente insieme ad altri familiari e amici. “Il posto e le musiche sono quelle”, ha aggiunto, sottolineando quanto fosse importante per il padre essere ricordato in un contesto che riflettesse la sua personalità e le sue passioni. Pietrangeli non era solo un grande sportivo; era anche un uomo di cultura, amante della musica e dell’arte, e questo tributo ne è la conferma.

Marco Pietrangeli ha anche rivelato che il padre si era recentemente commosso per l’ultima vittoria della Coppa Davis dell’Italia, avvenuta nel 2026. “Per lui, indossare la maglia azzurra era fondamentale”, ha raccontato, evidenziando il profondo attaccamento del padre alla nazionale e al suo paese. Pietrangeli, che ha rappresentato l’Italia in oltre 100 incontri di Coppa Davis, ha sempre considerato il tennis non solo come uno sport, ma come una forma di rappresentanza nazionale.

omaggi e ricordi

Tra le prime personalità a rendere omaggio a Pietrangeli c’era Luciano Buonfiglio, presidente del Coni, che ha espresso il suo cordoglio con parole toccanti: “Va via la storia e le storie come le sue non muoiono mai”. Il numero uno dello sport italiano ha proseguito dicendo: “Ci ha lasciato un messaggio del quale tutti dovremmo renderci conto”. Le sue parole rimandano a un’eredità che va oltre il semplice sport: Pietrangeli ha incarnato valori di passione, dedizione e amore per il tennis che continueranno a ispirare generazioni future.

Nicola Pietrangeli, nato a Tunisi il 11 luglio 1933, ha avuto una carriera che ha segnato la storia del tennis italiano. È stato il primo italiano a raggiungere le semifinali del torneo di Wimbledon nel 1960 e ha vinto due titoli del Grande Slam, il Roland Garros nel 1959 e nel 1960. La sua carriera è stata caratterizzata da una rivalità con altri grandi tennisti dell’epoca, ma il suo stile di gioco e la sua eleganza lo hanno reso un vero e proprio pioniere nel tennis.

un’eredità duratura

Dopo il ritiro, Pietrangeli ha continuato a contribuire allo sport come commentatore e allenatore, mantenendo vivo il suo legame con il tennis e lasciando un’impronta indelebile su chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. La camera ardente è aperta a tutti coloro che desiderano dare il loro ultimo saluto a un uomo che ha dedicato la sua vita allo sport e alla sua patria, e che ha rappresentato un’epoca d’oro per il tennis italiano.

La presenza di ex atleti, amici e appassionati di tennis ha arricchito ulteriormente la cerimonia, dimostrando quanto Pietrangeli fosse amato e rispettato nel mondo dello sport. Molti hanno condiviso aneddoti e ricordi, creando un mosaico di testimonianze che celebra la vita e la carriera di un campione.

Mentre il mondo del tennis piange la perdita di una leggenda, la camera ardente al Foro Italico si trasforma in un luogo di celebrazione della vita di Pietrangeli, un uomo che ha saputo ispirare e unire le persone attraverso la sua passione per il tennis. Le note di Aznavour continuano a risuonare, accompagnando l’ultimo saluto a un grande protagonista dello sport italiano.

Change privacy settings
×