Nicola Pietrangeli, una delle figure più emblematiche del tennis italiano, è scomparso recentemente, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo ha conosciuto. La camera ardente allestita al Foro Italico di Roma ha visto un’affluenza straordinaria, con tanti amici, colleghi e fan pronti a rendere omaggio a un campione che ha scritto pagine indelebili nella storia dello sport. Tra le voci più toccanti che si sono levate in questo triste frangente, spicca quella di Licia Colò, nota conduttrice televisiva e storica compagna di Pietrangeli.
Colò ha espresso il suo dolore in un’intervista, rivelando quanto fosse profondo il legame tra loro: “È uscito a modo suo, con My Way ci ha fatto piangere, mentre lui sicuramente in questo momento riderà”. Queste parole racchiudono il carattere unico di Pietrangeli, un uomo che ha sempre affrontato la vita con determinazione e un pizzico di ironia. La canzone “My Way”, interpretata da Frank Sinatra, è diventata simbolo di un’esistenza vissuta secondo le proprie regole, perfettamente in linea con la personalità di Nicola, che ha sempre scelto la strada meno battuta.
L’eredità di Nicola Pietrangeli
Licia Colò ha continuato: “Lascia un grande vuoto in me e in tutti noi, ma lascia anche una nipotina meravigliosa e una storia che continuerà a essere ricordata”. Questa affermazione mette in luce non solo il lutto personale, ma anche l’eredità che Pietrangeli lascia alle nuove generazioni. La nipotina, simbolo di un futuro e di una continuità, rappresenta il legame che Pietrangeli avrà per sempre con la sua famiglia e il mondo che lo circondava.
Chi era Nicola Pietrangeli?
Nato a Roma nel 1933, Pietrangeli è stato un pioniere del tennis italiano, vincitore di due tornei del Grande Slam nel singolare, precisamente al Roland Garros nel 1959 e nel 1960. La sua carriera è stata segnata da una serie di successi che lo hanno portato a diventare il primo tennista italiano a raggiungere il vertice del ranking mondiale. Nonostante la sua grande carriera, Pietrangeli rimase sempre un uomo umile, leale e generoso, caratteristiche che gli valsero il rispetto di molti, sia dentro che fuori dal campo.
Un uomo di coraggio e passione
Licia Colò ha anche riflettuto su alcuni aspetti del carattere di Pietrangeli, ammettendo: “Se devo indicare un difetto, forse l’arroganza, ma che per me è anche un pregio: era uno tosto, che andava sempre contro corrente quando diceva le cose”. Questo aspetto del suo carattere è spesso stato al centro di dibattiti e discussioni. Pietrangeli non si è mai tirato indietro nel difendere le sue opinioni, anche quando queste erano impopolari. Questo gli ha guadagnato molti amici, ma anche nemici. “Aveva tanti amici e tanti nemici e questo significava avere coraggio”, ha sottolineato Colò, un’affermazione che riflette la complessità di un uomo che ha vissuto la vita senza compromessi.
Il suo ritiro dalle competizioni nel 1970 non ha segnato la fine del suo legame con il tennis. Pietrangeli è rimasto attivo nel mondo dello sport come commentatore e allenatore, trasmettendo la sua passione e la sua esperienza alle nuove generazioni. La sua voce è stata una guida per molti giovani tennisti, che hanno visto in lui non solo un campione, ma anche un mentore.
Durante la camera ardente, non sono mancati i ricordi di aneddoti e storie che hanno caratterizzato la vita di Pietrangeli. Le sue vittorie, le sfide affrontate e le relazioni costruite nel corso degli anni sono state raccontate con affetto e ammirazione da chi lo ha conosciuto. La comunità tennistica italiana, così come quella internazionale, ha perso un grande campione, ma il suo spirito e la sua determinazione continueranno a vivere nel cuore di chi lo ha amato.
Pietrangeli non è stato solo un atleta straordinario, ma anche un uomo che ha saputo affrontare le sfide della vita con un sorriso e una battuta pronta. La sua eredità non è soltanto nei trofei e nei riconoscimenti, ma anche nei valori di rispetto, coraggio e passione che ha sempre rappresentato. La sua storia rimarrà viva, alimentata dai ricordi di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di chi ha potuto godere delle sue straordinarie imprese sportive.
