Il tennis italiano è in lutto per la scomparsa di Nicola Pietrangeli, una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia di questo sport. Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), ha espresso il suo profondo cordoglio, affermando: “Il tennis italiano perde il suo simbolo più grande, e io perdo un amico.” Le parole di Binaghi evidenziano non solo il valore sportivo di Pietrangeli, ma anche il suo impatto umano e sociale nel mondo del tennis.
La carriera di Nicola Pietrangeli
Nato a Roma l’11 luglio 1933, Pietrangeli è stato un pioniere del tennis italiano a livello internazionale. La sua carriera, che si è estesa dagli anni ’50 agli anni ’70, è stata costellata di successi, tra cui:
- Due titoli del Roland Garros (1959 e 1960)
- Vittoria della Coppa Davis con la squadra italiana nel 1976
Binaghi ha sottolineato che Pietrangeli non è stato solo un campione per i suoi trofei, ma anche un innovatore che ha aperto le porte al tennis italiano nel mondo.
L’importanza del suo messaggio
Pietrangeli ha insegnato che il successo non si misura solo attraverso i trofei, ma anche attraverso la passione, la dedizione e la capacità di affrontare le sfide. Come ha dichiarato Binaghi: “È stato il primo a insegnarci cosa volesse dire vincere davvero, dentro e fuori dal campo.” Questo approccio ha ispirato molti giovani tennisti italiani, che hanno visto in lui un esempio da seguire.
La sua personalità carismatica e il suo stile di gioco hanno contribuito a formare un’identità tennistica italiana, unendo generazioni diverse. La sua ironia e il suo spirito libero lo hanno reso una figura amata non solo per le sue capacità atletiche, ma anche per la sua umanità.
L’eredità di Pietrangeli
Nicola Pietrangeli ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo del tennis giovanile in Italia, incoraggiando le nuove generazioni a perseguire i propri sogni. La sua carriera è stata costellata di momenti memorabili, dalle vittorie nei tornei prestigiosi alle sue apparizioni in Coppa Davis, dove ha rappresentato l’Italia con orgoglio.
Il suo lascito va oltre i trofei: ha instillato nei suoi successori un senso di responsabilità e una consapevolezza del valore del lavoro di squadra. Binaghi ha affermato: “Con lui abbiamo capito che anche noi potevamo competere con il mondo.” Questa mentalità ha avuto un impatto duraturo sul tennis italiano, contribuendo a formare una cultura sportiva basata sulla perseveranza.
Molti tennisti italiani attuali, come Jannik Sinner e Matteo Berrettini, sono stati influenzati dalla figura di Pietrangeli. Sinner ha spesso citato Pietrangeli come una delle sue fonti d’ispirazione, riconoscendo il ruolo fondamentale che ha avuto nel tracciare un percorso per i giovani atleti italiani.
La scomparsa di Nicola Pietrangeli rappresenta una triste pagina nella storia del tennis italiano, ma il suo spirito e il suo esempio continueranno a vivere nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Come ha detto Binaghi, “Nicola non è stato soltanto un campione”, ma un simbolo di speranza e determinazione per il tennis italiano.
